TRIESTE – Un articolo apparso sul quotidiano Il Piccolo di Trieste fa luce sulla situazione della vertenza giudiziaria che vede contrapposto il colosso dell’abbigliamento Zara e la Bazzara Caffè dei fratelli Franco e Mauro Bazzara. Vediamo come stanno le cose.
Il procedimento che doveva definire a settembre scorso il destino della triestinissima torrefazione artigianale Bazzara, impelagata da tre anni in un contenzioso con Zara, “arrabbiata” per l’utilizzo parziale dello stesso nome, è stato sospeso.
L’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo), davanti al quale
si trovano le due parti, non ha ancora partorito il responso.
Dopo quattro mesi di stallo sembrerebbe che a bloccare l’iter ci sia un’altra opposizione
in corso, questa volta partita dalla lussemburghese Ffauf S.a. nei confronti di Zara.
Un nome che apparentemente non direbbe nulla, se non fosse una delle tre socie di Pasta
Zara, assieme a Friulia e Simest.
Riecco comparire il nome Zara che, in un modo o nell’altro, si ricollega a Trieste.
Ma cosa c’entra il caffè con i vestiti della multinazionale Inditex, l’azienda della moda
con sede nella Galizia? Il marchio Zara viene utilizzato non solo nel campo dell’abbigliamento, ma anche in quello del food&beverage.
Ecco dunque l’interesse del colosso a mantenere unico il nome che potrebbe essere invece “intaccato” – secondo il ricorrente – dal chicco nero triestino.
La battaglia giudiziaria è incominciata nel 2015 a tutela dei rispettivi marchi.
I legali di Zara contestano il nome Bazzara (difesa dall’avvocato Andrea Piras), che corrisponde al cognome dei fondatori, da un punto di vista sia verbale, che riguarda il suono delle parole, che figurativo, il logo.
Seguono dei tempi tecnici, in cui le due parti possono anche sentirsi e valutare di risolvere
la situazione in privato, fase che in questo caso è durata due anni e non ha portato
a nulla. Si è così entrati nel vivo del contenzioso.
L’Euipo doveva esprimersi a settembre scorso, ma tutto finora tace. Ed è qui che subentrerebbe l’altro contenzioso Ffauf/Zara.
Questa volta è stato la prima che ha fatto opposizione alla seconda, vincendo.
Non contenta Zara ha impugnato il verdetto: proprio questa contestazione bloccherebbe
ora il procedimento Zara/Bazzara.
Insomma, una serie di zeta che fa venire i capelli dritti. Secondo il legale Piras infatti
è proprio questo precedente contenzioso, da cui tra l’altro potrebbe dipendere la successiva sentenza, a fermare tutto.
«Ho l’impressione – spiega il legale – che la sospensione della procedura
relativa all’opposizione verso Bazzara sia determinata dal fatto che l’opposizione proposta
dalla Ffauf contro Inditex stia per essere decisa. Ciò mi è stato informalmente comunicato
dal funzionario Euipo incaricato del nostro caso, che tuttavia mai ci ha fornito alcuna
comunicazione formale, nonostante le nostre richieste di chiarimenti».
Una vicenda «surreale», afferma Franco Bazzara, titolare dell’azienda assieme al fratello Mauro «che contrappone Davide contro Golia, una prova di quanto l’Unione europea forse dovrebbe allentare il livello di burocratizzazione su temi di questo tipo.»