FANO (Pesaro e Urbino) – Da alcuni giorni è diventata la regina della produzione dell’azienda marchigiana del Gruppo Ultramar Invest, con sede a Fano.
Stiamo parlando della biocapsula compostabile a barriera compatibile Nespresso composta da materiali certificati Vinçotte OK compost (biocapsula e top lid). Si tratta di un prodotto che è frutto del lavoro svolto dal team interno di ricerca e sviluppo dell’azienda marchigiana. Che per oltre 2 anni ha operato con impegno al fianco degli specialisti della tedesca Terracaps. L’azienda specializzata che impiega in esclusiva la straordinaria bioplastica denominata Terrablend.
Proprio per questo quella annunciata dalla Ultramar è una capsula Nespresso compatibile rivoluzionaria. Perché è in grado di raggiungere un livello di impermeabilità all’ossigeno eccezionale.
E ancora perché è capace di garantire una durata di conservazione ben oltre i 12 mesi in ragione del prodotto confezionato. Sia che si tratti di caffè, orzo, tè in foglie, oppure infusi, integratori alimentari e solubili.
Infatti l’esclusiva biocapsula a tenuta di ossigeno contribuisce alla protezione dell’ambiente. Inoltre ottimizza il processo produttivo, poiché non richiede ulteriori incarti esterni. Ciò consente una riduzione del 50% di: volumi di imballaggio; volumi di stoccaggio di magazzino e volumi di trasporto ed emissioni in atmosfera.
Processo produttivo a basso impatto
Anche il processo produttivo della biocapsula è stato pensato per ridurre l’impatto ambientale. Perché utilizza energia generata dal vento, dal sole, da biogas e da impianti idroelettrici.
Prove di compostaggio effettuate a temperatura media di 11 gradi centigradi, mostrano apprezzabili risultati di decomposizione già dalla prima settimana.
Le biocapsule sono disponibili in 8 diverse colorazioni; con la possibilità di customizzazione per i clienti che ne avessero necessità.
L’attività di ricerca e sviluppo non ha interessato soltanto il prodotto. Perché infatti si è resa indispensabile anche per la definizione del processo di riempimento delle biocapsule e dei relativi impianti di automazione industriale.
Tutto questo grazie al prezioso ed indispensabile contributo di Opem. Che, come è noto, è l’azienda leader nel settore della costruzione di macchine automatiche con sede a Parma.
Grazie a questa collaborazione è stato realizzato un particolare impianto customizzato per la biocapsula Terracaps. Che è capace di garantire il confezionamento annuale di oltre 150 milioni di capsule.
Ultramar Caffè con l’introduzione di quest’ultima linea produttiva ha consolidato la propria vocazione di azienda di riferimento. Proprio nel difficile settore del confezionamento di capsule di caffè, tè, tisane e solubili.
Come è tradizione per Ultramar Caffè l’impegno è sempre confermato e diretto ad aumentare la qualità delle materie prime e dei processi produttivi. Qualità che inoltre si ottiene attraverso l’accurata selezione dei fornitori e la formazione di personale altamente qualificato. Che è anche il risultato dei rapporti di collaborazione con la locale Università degli Studi.
Infine Ultramar Caffè conferma che, oltre alla sostenibilità ambientale, privilegia la sostenibilità etica attraverso la certificazione di propri prodotti. E lo fa con il marchio Fairtrade. Proprio per garantire ai produttori e lavoratori migliori condizioni sociali ed economiche.