MILANO – Sono i giornalisti, la professione che fa più smodatamente uso del caffè per reggere le fatiche quotidiane (e notturne) del lavoro. Lo sostiene un sondaggio compiuto nel Regno Unito da Pressat.
L’agenzia di stampa britannica ha intervistato 10.000 lavoratori appartenenti a varie professioni. L’85% degli intervistati ha ammesso di bere almeno 3 tazze di caffè al giorno, mentre un buon 70% ritiene che la nera bevanda sia fondamentale per la propria produttività sul lavoro.
Caffeinomani per eccellenza sono dunque i giornalisti e, in generale, gli operatori del settore dei media. Li seguono a ruota gli agenti di polizia e gli insegnanti.
Al quarto posto, sorprendentemente, idraulici e artigiani, due categorie che la tradizione inglese vuole grandi consumatrici di tè.
Scendendo ancora troviamo medici e paramedici, dirigenti d’azienda, addetti alle televendite e agli help desk.
A chiudere la classifica gli autisti.