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venerdì 22 Novembre 2024
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L’uguaglianza di genere e l’approccio ai diritti umani nelle filiere del caffè e del cacao in Ecuador al centro del progetto Cospe

Le donne di queste filiere in particolare, tendono a occupare posizioni meno retribuite, o invisibilizzate, all’interno dell’azienda agricola familiare, mentre gli uomini occupano generalmente posizioni decisionali e hanno un accesso più ampio al mercato, in quanto proprietari di aziende agricole, capifamiglia e/o commercianti. Questo comporta un divario nel potere economico e decisionale

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Le donne che lavorano nelle catene del valore del cacao e del caffè in Ecuador devono spesso affrontare molteplici sfide legate al loro genere e alla loro condizione. Nell’ambito del progetto Fieds – Rafforzamento delle catene del valore del caffè e del cacao, Cospe, in collaborazione con partner locali, ha lavorato con le donne produttrici cercando di lavorare proprio su queste sfide. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Green Report.

I diritti umani nella filiera del caffè in Ecuador

MILANO – In Ecuador, le donne che vivono nelle aree rurali sono il settore della popolazione che deve affrontare la maggiore povertà e disuguaglianza, nonché la minore protezione sociale. Le donne di queste aree sono produttrici e attrici fondamentali dei sistemi agroalimentari e costituiscono circa il 60% dei produttori di agricoltura familiare, la cui produzione alimenta gran parte della dieta degli ecuadoriani (Fao 2008).

Le donne che lavorano nelle catene del valore del cacao e del caffè devono spesso affrontare molteplici sfide legate al loro genere e alla loro condizione. Nell’ambito del progetto Fieds – Rafforzamento delle catene del valore del caffè e del cacao Cospe, in collaborazione con partner locali, ha lavorato con le donne piccole produttrici nelle province di Carchi, Imbabura ed Esmeraldas cercando di lavorare proprio su queste sfide e migliorare la qualità della loro vita non solo dal punto di vista economico.

Le sfide di cui parliamo includono un accesso limitato all’istruzione, divari di genere per quanto riguarda l’accesso alla terra, alle risorse finanziarie e ai mercati, nonché la discriminazione e la violenza di genere.

In Ecuador, le donne di queste filiere in particolare, tendono a occupare posizioni meno retribuite, o invisibilizzate, all’interno dell’azienda agricola familiare, mentre gli uomini occupano generalmente posizioni decisionali e hanno un accesso più ampio al mercato, in quanto proprietari di aziende agricole, capifamiglia e/o commercianti.

Questo comporta un divario nel potere economico e decisionale. Poiché le donne nelle aree rurali tendono ad avere un accesso limitato anche alla formazione professionale e, soprattutto a causa dei ruoli e delle norme di genere nelle famiglie e nella società, incontrano gravi difficoltà e ostacoli nel migliorare le proprie competenze e nel far progredire la propria autonomia e la possibilità di proiettarsi nel futuro e di farsi strada da sole.

Le donne devono inoltre affrontare barriere sociali e culturali, discriminazioni basate sul genere, che impediscono loro di partecipare pienamente ai processi decisionali e di accedere ai mercati e al credito.

Nel complesso, il divario di genere nelle catene del valore del cacao e del caffè in Ecuador è significativo e sono necessari notevoli sforzi per affrontare le barriere strutturali e culturali che impediscono alle donne di partecipare e di trarre beneficio da questi ambiti produttivi.

Grazie al progetto, è stato possibile realizzare un’azione pilota di accompagnamento, di rafforzamento organizzativo e di empowerment femminile con un focus di genere rivolto a donne adulte e giovani produttrici legate a queste filiere.

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