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Uganda: produzione in crescita secondo l’ultimo rapporto Usda

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MILANO – La produzione di caffè dell’Uganda nell’anno in corso è stimabile in circa 3 milioni di sacchi, in marginale ripresa rispetto ai 2,894 milioni dell’anno trascorso. Per 2011/12 (ottobre-settembre) è previsto un ulteriore lieve incremento a 3,2 milioni di sacchi.

Così il Report del servizio agricolo estero (Fas) del minagricoltura americano (Usda) dedicato al secondo paese produttore africano, diffuso alla fine della settimana scorsa. Il documento informativo è stato redatto dagli specialisti degli uffici di Nairobi e approvato dal responsabile Fas per l’Africa.

I robusta guadagnano leggermente sull’anno precedente passando dai 2,077 milioni di sacchi del 2009/10 ai 2,1 di quest’anno (+1,1%).

Più consistente la crescita degli arabica che passano da 817 mila a 900 mila sacchi (+10,16%). Secondo l’autorità per lo sviluppo del caffè dell’Uganda (Ucda), la produzione crescerà ulteriormente il prossimo anno, specialmente nel caso degli arabica, per effetto dei maggiori investimenti resi possibili dall’aumento dai prezzi del caffè verde, ma anche delle positive ricadute del programma governativo denominato campagna per la produzione del caffè.

Produzione a 4,5 milioni entro il 2015

Le autorità di Kampala puntano a portare la produzione nazionale a 4,5 milioni di sacchi entro il 2015. Ma come osserva il rapporto, tale disegno deve fare i conti con l’imprevedibilità climatica, le malattie crittogamiche (ruggine del caffè per gli arabica e tracheomicosi per i robusta), l’impoverimento dei suoli.

Inoltre il rinnovo degli arbusti non sta procedendo ai ritmi preventivati. L’export è stato nel 2009/10 di 2.668.971 milioni di sacchi, con i robusta a costituire il 73% circa del totale. Il 72,65% delle esportazioni ha preso la strada dei paesi dell’Unione Europea. Seconda destinazione più importante il Sudan, con il 19% del totale.

Quote più marginali sono state assorbite da Svizzera, Usa e Israele. Varata nel 2006, la già citata campagna per la produzione del caffè ha consentito il raggiungimento di alcuni importanti risultati.

Grazie al contributo dell’istituto di ricerche sul caffè dell’Uganda hanno sviluppato 7 nuove varietà di caffè resistenti alla tracheomicosi di cui hanno avviato gradualmente la diffusione in tutto il paese. Infine intensificata la diffusione delle buone pratiche agricole tra i produttori.

Produttività dell’Uganda da 0,5 a 1,2 kg per pianta

Sono sorte forme associative tra i produttori ai fini della commercializzazione comune del caffè e del migliore accesso agli input produttivi. Tali interventi hanno consentito di portare la produttività media da 0,5 a 1,2 kg per arbusto.

La collaborazione con il Coffee Quality Institute (Cqi) ha reso possibile la commercializzazione nei circuiti dell’alta qualità delle migliori produzioni di arabica e robusta.

I caffè ugandesi sono stati oggetto di presentazioni e promozioni in occasione di due eventi internazionali di assoluto rilievo quali la Conferenza Eafca di Arusha e la fiera Scaa di Houston, rispettivamente a febbraio e aprile di quest’anno.

I consumi interni rimangono bassi, ma con un notevole potenziale di crescita testimoniato dal successo crescente riscosso, soprattutto tra i giovani, dalle caffetterie all’americana, che sorgono sempre più numerose nella capitale e negli altri principali centri urbani.

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