MILANO – Dopo un avvio promettente nel primo mese della nuova annata caffearia, l’export dell’Uganda segna il passo.
Secondo i dati diffusi la settimana scorsa dall’Autorità nazionale per lo sviluppo del settore caffè (Ucda), le vendite all’estero del massimo esportatore africano sono state a novembre di 219.948 sacchi (di cui 159.147 di robusta e 60.801 di arabica), pari al 16,6% in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso e molto al di sotto delle aspettative dell’Autorità, che aveva previsto inizialmente un volume di 260 mila sacchi.
Opposto l’andamento a valore: nonostante le minori quantità, il fatturato è ammontato a 29,5 milioni di sacchi, contro i 26,7 registrati nello stesso mese del 2013.
Più nel dettaglio, l’export di robusta è calato del 13,83% a volume e dell’1% circa a valore. Il valore dell’export di arabica è cresciuto invece del 29,92%, nonostante una flessione a volume del 23,09%.
L’Unione Europea si conferma il massimo mercato dell’Uganda: verso i 28 paesi dell’Unione sono stati esportati, sempre a novembre, 139.913 sacchi, pari al 63,61% del totale. Un ulteriore 14,87% ha preso la strada del Sudan.
I top buyer di novembre sono risultati: Bernhard Rothfos (12,80%), Sucafina (12,73%),Olam International (8,84%) (18,18%), Altasheel (7%), Strauss Commodities (5,78%) ed Ecom Agro Industrial (5,78%)
Negli ultimi 12 mesi disponibili (dicembre 2013-novembre 2014), le esportazioni sono state in totale di 3,48 milioni di sacchi e hanno portato nelle casse ugandesi 405 milioni di dollari, pari al 4,66% e al 5,8% in meno rispettivamente a volume e a valore, rispetto all’analogo periodo precedente.
Per effetto dell’intensificarsi delle operazioni di raccolta nelle regioni centrali e orientali (rallentate a novembre dalle piogge), Ucda stima per dicembre una ripresa dell’export, che dovrebbe risalire a 240.000 sacchi, rimanendo comunque al di sotto del volume registrato nello stesso mese del 2013.
A ottobre – primo mese dell’annata caffearia 2014/15 – l’export era stato di 229.438 sacchi, con un incremento sull’anno del 9%.
Ucda lancia intanto l’allarme sul fronte fitosanitario. A preoccupare l’Autorità, il proliferare recente, nelle regioni di produzione dei robusta, dello Xylosandrus compactus (Eichhoff), un coleottero della famiglia degli scolitidi, che attacca direttamente i rami degli alberi provocandone il disseccamento, oltre a diffondere patogeni.
Per far fronte all’emergenza è stata varata una campagna informativa e sono stati distribuiti pesticidi ai produttori. L’Autorità segnala anche un’epidemia di scolite del caffè nell’area di Sebei, nell’est del paese.
Il governo di Kampala ha in progetto di distribuire, nell’arco dei prossimi 3 anni, 300 milioni di piantine ai produttori, nell’intento di contribuire alla sostituzione degli arbusti più vecchi e di potenziare la produzione.
Obiettivo: elevare i volumi di esportazione a una media annua di 5,2-6 milioni di sacchi nell’arco dei prossimi 5 anni. Si punta inoltre a diversificare i mercati di esportazione – aumentando le vendite in Asia, medio oriente e Usa – in modo da ridurre la tradizionale dipendenza del comparto dai paesi dell’Unione Europea.
Tra il 17 e il 20 novembre, l’Uganda ha ospitato la 54a edizione dell’Assemblea generale annuale dell’Organizzazione inter africana del caffè e il 2° Simposio africano del caffè.
Al termine del Simposio è stata approvata la Dichiarazione di Kampala, nella quale i delegati dei governi dei 21 paesi membri dell’Organizzazione hanno riaffermato il loro impegno a perseguire una serie di priorità programmatiche a livello di politiche e governance, produttività e qualità, finanze e valore aggiunto, mitigazione del cambiamento climatico e parità di genere.
Nella stessa location del Kampala Serena Hotel si sono svolte anche le finali dell’8° Campionato nazionale baristi.
A laurearsi campione è Mark Okuta, barista del resort Royal Suites di Kampala, che rappresenterà il suo paese ai campionati africani – in programma a febbraio in Kenya, nell’ambito della Conferenza Afca – nonché ai mondiali Wbc, che avranno luogo in aprile a Seattle, in contemporanea con l’evento annuale Scaa.