MILANO – L’autorità per lo sviluppo del settore del caffè dell’Uganda (Ucda) prevede una consistente flessione dell’export di luglio, causata dai minori raccolti nelle regioni del sud e del sud-ovest. Le esportazioni potrebbero scendere a 280.000 sacchi, in calo del 26% circa rispetto allo stesso mese del 2011.
L’ente governativo conferma le sue proiezioni sui 12 mesi dell’annata caffearia 2011/12 a 3,1-3,2 milioni di sacchi, grosso modo in linea con il risultato dell’annata precedente. Meno ottimista l’unione nazionale delle imprese agricole, che in una stima diffusa a maggio indica un dato compreso tra i 2,8 e i 2,9 milioni di sacchi.
Uganda e poi il Vietnam: export in calo ma superiore alle previsioni
Intanto l’export di caffè del Vietnam ha raggiunto a giugno un totale di 140.900 tonnellate o 2,35 milioni di sacchi, in calo del 30,8% rispetto a maggio, ma al di sopra delle previsioni di mercato, che indicavano un dato compreso tra le 100 e le 110 mila tonnellate. Lo comunica il dipartimento doganale del ministero delle finanze.
Nel primo semestre del 2012, le esportazioni hanno registrato un +20,4% sull’anno sfiorando i 17,5 milioni di sacchi
Analogamente, nei primi 9 mesi dell’annata caffearia 2011/12, l’export del primo produttore asiatico è cresciuto del 19% raggiungendo i 21,8 milioni di sacchi.