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lunedì 25 Novembre 2024
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Ucimac: ecco chi c’è dietro i marchi delle macchine professionali

Lo studio sul comparto delle macchine professionali per caffè espresso, realizzato in collaborazione con Ufficio Studi ANIMA e presentato in occasione di HOST 2015, mostra un trend di crescita per il settore

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MILANO – In occasione di HOST 2015, Ucimac, il comparto che rappresenta i Costruttori di Macchine per Caffè Espresso Professionali aderente ad Assofoodtec/ANIMA, ha presentato per la prima volta al pubblico lo studio di settore dedicato all’industria delle macchine professionali per caffè espresso, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Studi ANIMA.

La ricerca ha preso in considerazione le 40 aziende, di cui 8 internazionali, 8 vending e 24 produttrici di macchine di caffè espresso italiane, con una netta prevalenza di imprese con fatturato fra 1 e 10 milioni di euro e localizzate in Lombardia e Veneto.

Tra i diversi obiettivi perseguiti, lo studio delinea il trend storico e le previsioni circa i principali dati economici aggregati di settore; traccia inoltre una valutazione delle prospettive del comparto attraverso l’analisi macroeconomica del settore e macro-settore Ho.re.ca, dei dati di commercio internazionale e delle strategie aziendali prevalenti.

Nello specifico, dall’analisi macroeconomica del comparto delle macchine professionali per caffè espresso – secondo per importanza nel macro-settore Ho.re.ca con una quota del 20% – emerge un quadro di evidente crescita nella produzione ed esportazione dei prodotti per il quinquennio 2010-2015 e una marcata propensione all’export (72%) delle aziende del settore.

Per quanto riguarda il fatturato, i risultati mettono in luce una decisa crescita del settore esaminato nel periodo 2009-2014, con ben 6 imprese delle 24 censite che hanno raddoppiato i ricavi e anche un miglioramento della redditività, soprattutto nel 2013.

Il settore nel suo complesso registra un fatturato di 472milioni, di cui le aziende associate a Ucimac rappresentano l’89%. In particolare, risaltano il miglioramento della produttività, grazie soprattutto all’efficiente gestione del capitale circolante a fronte di un rallentamento del flusso d’investimenti; l’ottima liquidità delle imprese, sintetizzata dalla posizione finanziaria netta negativa per ben 14 imprese su 24; la crescente capacità di sostenere il debito e l’efficiente utilizzo della leva finanziaria per incrementare la redditività degli azionisti.

“Questo studio conferma la buona condizione competitiva delle imprese del settore e la loro forte propensione all’internazionalizzazione con il 72%di export. – dichiara Maurizio Giuli, Presidente Ucimac – Le aziende esaminate mostrano anche un’ottima liquidità e questo è il presupposto per realizzare maggiori investimenti futuri volti a rafforzare ulteriormente la competitività delle aziende del comparto e ad affrontare le nuove sfide future”.

La metodologia si è avvalsa di strumenti di ricerca quantitativi e qualitativi con analisi di documenti pubblici, questionari strutturati e interviste ai responsabili marketing di imprese rappresentative del campione indagato, individuate nell’ambito dell’Associazione.

I dati sono stati reperiti tramite le banche dati BvD-AIDA per i bilanci delle imprese; ISTAT, EUROSTAT e UN-Comtrade per il commercio internazionale.

LE SCHEDE

ANIMA – Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine – è l’organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 207.000 addetti per un fatturato di 44 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 59% (dati riferiti al consuntivo 2014).

I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera – montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l’industria; impianti, macchine prodotti per l’edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente; costruzioni metalliche in genere.

ASSOFOODTEC – Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare – Assofoodtec, che si compone di sette realtà associative di grande e consolidata rappresentatività settoriale, si propone agli operatori internazionali come l’interlocutore più qualificato per conoscere quanto di meglio possa offrire l’industria italiana nel campo delle macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione.

Si tratta di aziende che operano nei seguenti comparti produttivi: macchine per l’industria molitoria, per la produzione di pane e prodotti da forno, pasta ed estrusi alimentari, industria dolciaria, industria olearia, ecc.; macchine per caffè espresso e attrezzature per bar; affettatrici tritacarne e altre attrezzature per l’industria della ristorazione e alberghiera; attrezzature per la refrigerazione industriale e commerciale; macchine per la lavorazione delle carni; macchine arredamenti attrezzature per gelato; attrezzature per l’Horeca.

Assofoodtec si pone in rappresentanza di un settore che realizza un fatturato di circa 5,5 miliardi di euro con un export che attestandosi mediamente sul 74% della produzione, con nicchie di mercato che raggiungono il 90%, colloca l’Italia al primo posto nel mondo. Principali aree di destinazione delle esportazioni sono paesi UE (56%), Asia (18%), Africa (9%), America del Nord (7%), America del Centro Sud (8%) Australia (2%).

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