MILANO – Ancora grandi manovre nel mercato europeo del caffè. E la notizia questa volta è clamorosa. CapVest Limited ha annunciato ieri la conclusione di un accordo per la vendita della sua controllata United Coffee a Ueshima Coffee Company (UCC Holdings Limited), il più importante torrefattore giappone. Il closing è previsto entro il secondo trimestre di quest’anno.
Ucc in forte espansione
L’acquisizione farà di Ueshima uno dei 5 massimi competitor indipendenti esistenti al mondo nel settore del caffè. United Coffee continuerà a operare con i propri marchi. Il prezzo pagato da Ucc – secondo indiscrezioni stampa non confermate – sarebbe attorno ai 50 miliardi di yen, circa 468 milioni di euro. Si tratta della massima acquisizione operata dal colosso nipponico nei quasi ottant’anni della sua storia e del primo caso in assoluto di un torrefattore asiatico che rileva un torrefattore europeo, come ha osservato il ceo di United Coffee Per Harkjaer.
Si calcola che questa acquisizione espanderà la market share conseguita da Ucc sui mercati esteri dal 3% al 20% circa
Come osservava ieri il Financial Times, questa operazione conferma l’appetito degli operatori nipponici per i brand dell’agroalimentare europeo, ulteriormente stuzzicato dal recente rafforzarsi dello yen. Sotto i colpi dello shopping giapponese sono caduti, tra gli altri, marchi come Orangina Schweppes, acquisito da Suntory nel 2009 e Premier Foods (alimenti in barattolo e conserve), passato meno di un anno fa sotto il controllo di Princes (Mitsubishi Corp.).
Fondata nel 1933 da Tadao Ueshima, Ucc è oggi un potente conglomerato alimentare e soprattutto il più importante torrefattore giapponese, con una share di circa un terzo del mercato nipponico. La sua caratteristica è quella di continuare a essere un’impresa a proprietà e direzione familiare. L’attuale ceo Gota Ueshima è il nipote del fondatore. Ucc è il primo gruppo giapponese ad avere sviluppato il concetto di filiera integrata. L’azienda possiede piantagioni in Giamaica e nelle Hawaii e ben 7 stabilimenti di torrefazione, con una forza lavoro di 3.700 dipendenti. Il fatturato annuo raggiunge i 2,6 miliardi di euro. A Ucc si deve l’invenzione del caffè in lattina, il cui primo lancio commerciale avvenne nel 1969. All’epoca, il nuovo prodotto venne accolto dall’intero mondo del caffè come una stravaganza senza futuro.
Ma i risultati diedero ragione a Ueshima e il kan kohi
(come viene chiamato in Giappone il caffè in lattina traslitterando il termine inglese canned coffee) divenne nel decennio successivo un prodotto popolarissimo contribuendo in modo decisivo, unitamente alle macchine vending di nuova generazione, alla forte diffusione del caffè nel paese del sol levante. United Coffee è leader europeo nelle produzioni a marchio e le forniture ai pubblici esercizi.
Tra i suoi clienti Tesco, Waitrose, Carrefour, Coop e Lidl
Fondata nel 1818 come Drie Mollen è entrata nel 2008 nel portafoglio di CapVest Limited, società di private equity specializzata nei deal di mid-market. Nel 2010 è stata ribattezzata con il nome attuale nell’ambito di un’operazione strategica che ha portata anche al trasferimento del quartier generale societario dalla storica sede di ‘s-Hertogenbosch, in Olanda, a Ginevra, città considerata più centrale rispetto all’area geografica presidiata dal gruppo.
United Coffee impiega attualmente un migliaio di dipendenti per un volume di produzione di oltre 70 mila tonnellate di caffè all’anno
Ha registrato un fatturato di 422 milioni di euro nell’esercizio 2011. Christopher Campbell di CapVest ha dichiarato “Abbiamo rilevato oltre una ventina di società dall’acquisizione di Drie Mollen, avvenuta nel 2008, a oggi e abbiamo inoltre predisposto l’azienda per la sua prossima fase di sviluppo nel segmento delle capsule. Nonostante le difficoltà economiche e la volatilità dei mercati delle materie prime, United Coffee, durante la nostra gestione, ha realizzato una crescita del 60% del proprio business”. Secondo Per Harkjaer “Ucc e United Coffee vanno a formare uno dei più grandi gruppi mondiali nel settore del caffè, che sarà in grado di cogliere le importanti opportunità attualmente offerte dal mercato”.