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mercoledì 18 Dicembre 2024
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Uberto Marchesi con Donato Pensa, NKG Bero Italia: “La fase di grande instabilità nei mercati andrà ancora avanti”

I general manager: "Oggi una discesa delle borse crediamo debba passare inevitabilmente da un recupero degli stocks e, in un contesto in cui l’industria è davvero molto “corta” (ad esempio in Brasile, secondo paese consumatore, alcuni torrefattori hanno una settimana di fabbisogno) ci vorrà del tempo e le criticità della logistica non aiutano. Inoltre, va considerato che i produttori sono estremamente ben finanziati e nel caso il prezzo scendesse sotto le loro aspettative in una prima fase potrebbero irrigidirsi e non immettere caffè sul mercato interno. Avendo investito in piantagioni ma anche in strutture, si stima che oggi i produttori brasiliani abbiamo una capacità di stoccaggio pari ad almeno la metà della produzione annuale e quindi abbiano la possibilità di tenere “fermo” il caffè nel caso i prezzi scendano sotto i livelli di prezzo desiderati, ovvero circa 1200 – 1300 reais a sacco"

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In questo momento di grande tensione delle borse, volatilità dei mercati e alla vigilia del nuovo raccolto brasiliano, abbiamo chiesto un parere a Uberto Marchesi e Donato Pensa, general manager dell’azienda NKG Bero Italia. Leggiamo di seguito le loro considerazioni.

Marchesi e Pensa, qual è il vostro pensiero su questo momento di estrema volatilità dei mercati?

“Durante il 2024, il caffè è stato tra le materie prime con il più alto ritorno sul rischio. La grande volatilità e la struttura invertita del mercato, che permette di finanziare grandi posizioni comprate, lo hanno reso un territorio ideale per la speculazione.

Considerando anche che i livelli degli stock nei paesi consumatori e quelli dei certificati sono ancora vicini ai minimi, crediamo che questa fase di grande instabilità, con oscillazioni giornaliere spesso anche di 300 USD / 15 USC/lb, potrebbe durare ancora“.

Come mai le scorte hanno toccato livelli così bassi?

“Si tratta di un insieme di fattori concomitanti. Innanzitutto, un significativo calo della produzione di Robusta, che ha registrato il terzo anno consecutivo di deficit produttivo.

Contestualmente, l’utilizzo del Robusta in miscela è aumentato molto negli ultimi anni grazie al prezzo più conveniente rispetto agli Arabica e alla crescita del consumo nei paesi produttori.

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Uno dei 18 colleghi di NKG Stockler dedicati esclusivamente alla sostenibilità (immagine concessa)

Inoltre, vi è stata una riduzione degli stock da parte dell’industria a causa dei tassi di interesse elevati. Infine, l’incremento del tempo di navigazione dei container, dovuto ai problemi nel Canale di Suez, ha contribuito alla situazione attuale”.

Prevedete che la situazione possa migliorare?

Per quanto riguarda gli Arabica, dopo i ritardi di imbarco avvenuti fra dicembre e febbraio, principalmente a causa del flusso di nuovo raccolto ritardato dal Centro-America e del carnevale brasiliano, la situazione è in netto miglioramento.

Il comparto Robusta continua invece a far fatica, con il porto di Vitoria congestionato dall’esplosione dell’export di Conilon, con molti contratti di acquisto in Vietnam che non vengono onorati da parte di produttori e/o intermediari, con Indonesia e Uganda in attesa degli imbarchi di nuovo raccolto.

In aprile comunque segnaliamo il record di sempre relativamente alle esportazioni dal Brasile, che hanno raggiunto 4.2 milioni di sacchi“.

A proposito di Brasile, sappiamo che Donato Pensa è tornato da poco da un viaggio in origine. Come sono le previsioni sul raccolto 24/25?

“Sì, sono rientrato dal Brasile la settimana scorsa, dopo un viaggio itinerante di 10 giorni. Ho “approfittato” della partecipazione al seminario internazionale del caffè di Santos, per visitare le principali regioni caffeicole del paese: la zona di Espirito Santo, in cui si produce buona parte del Robusta Conilon, le zone del Sul de Minas e Alta Mogiana, da cui proviene la maggior parte del caffè Arabica che esportiamo per l’industria italiana.

Le previsioni del raccolto sono state riviste leggermente al ribasso da molti operatori per via di un ridotto sviluppo del chicco, dovuto al periodo di siccità fra Novembre e Dicembre. Siamo ancora all’inizio, meno del 10% raccolto sull’Arabica e circa il 20% sui Robusta, per cui è lecito aspettarsi un miglioramento in termini di resa nel corso delle prossime settimane.

Ad ogni modo è attualmente difficile ipotizzare un raccolto che possa avvicinarsi ai 70 milioni di sacchi come era previsto nei mesi scorsi ma, soprattutto, è difficile che la percentuale di crivello 17/18 possa essere superiore al 25% (media degli ultimi anni fra 32 e 35%).

Andando oltre questo raccolto, anche se ancora molto prematuro, segnalo piantagioni estremamente curate e importanti espansioni in termini di terreno coltivato, frutto dei prezzi recenti e dei conseguenti investimenti da parte dei produttori. Non voglio dilungarmi oltre nella risposta, manderemo comunque a breve un dettagliato rapporto di viaggio”.

Quindi cosa è lecito aspettarsi, sia dalla borsa che dal mercato interno brasiliano?

Oggi una discesa delle borse crediamo debba passare inevitabilmente da un recupero degli stocks e, in un contesto in cui l’industria è davvero molto “corta” (ad esempio in Brasile, secondo paese consumatore, alcuni torrefattori hanno una settimana di fabbisogno) ci vorrà del tempo e le criticità della logistica non aiutano.

Inoltre, va considerato che i produttori sono estremamente ben finanziati e nel caso il prezzo scendesse sotto le loro aspettative in una prima fase potrebbero irrigidirsi e non immettere caffè sul mercato interno.

Avendo investito in piantagioni ma anche in strutture, si stima che oggi i produttori brasiliani abbiamo una capacità di stoccaggio pari ad almeno la metà della produzione annuale e quindi abbiano la possibilità di tenere “fermo” il caffè nel caso i prezzi scendano sotto i livelli di prezzo desiderati, ovvero circa 1200 – 1300 reais a sacco”.

Per quanto riguarda invece il secondo produttore mondiale di caffè, ovvero il Vietnam, è vero che circolano voci relative ad una possibile siccità e ridimensionamento del prossimo raccolto?

“Cito quanto abbiamo scritto sul nostro servizio di informazioni in tempo reale su borse / mercati via whatsapp: “le alte temperature registrate in Vietnam non sono state anomale ma piuttosto allineate con le medie stagionali.

Inoltre, i prezzi trattati sul mercato interno vietnamita stanno incentivando investimenti e maggior cura delle piantagioni. Per questi motivi, al momento, prevediamo un raccolto sostanzialmente in linea con quello attuale.” Un po’ di pessimismo inizia a serpeggiare è vero, ma riteniamo che sia ancora presto per parlare di gravi problemi dal Vietnam”.

Quindi il Vietnam rimarrà il primo produttore di Robusta?

“Per lo meno sul raccolto 24/25 diremmo proprio di sì. Per quanto riguarda i prossimi raccolti invece la forchetta fra Brasile Conilon e Vietnam potrebbe stringersi molto se non vedere il sorpasso del primo sul secondo.

Da una parte i produttori brasiliani stanno estendendo ogni anno l’area produttiva, dall’altra i produttori vietnamiti stanno rimpiazzando parzialmente il caffè con altre colture più redditizie, su tutte il durian. Anche a livello qualitativo la differenza si potrebbe assottigliare; ad esempio il nostro esportatore NKG Stockler sta lavorando ad un caffè Conilon dalla tazza neutra che abbiamo battezzato “Espirito Novo”.

Un’ultima domanda, anche se off-topic, ci sono aggiornamenti sull’EUDR?

“Più che “off” direi “hot topic”, visto che in Brasile l’EUDR è stato l’argomento più discusso nel corso delle moltissime riunioni a cui ho partecipato. Difficile dare una risposta certa ed esaustiva.

Nonostante il nostro Gruppo NKG Bero Italia, al contrario di parecchi operatori locali, sia concretamente molto avanti nel processo di allineamento, avendo strutturato una filiera tracciabile già da alcuni anni con NKG Verified, rimangono ancora diversi interrogativi che speriamo vengano chiariti dall’Unione Europea nei prossimi mesi. Nel frattempo abbiamo creato un indirizzo mail (eudr.it@nkg.coffee) al quale il reparto sostenibilità di NKG Bero Italia risponderà alle domande dei nostri clienti su questo tema molto complesso”.

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