domenica 22 Dicembre 2024
  • CIMBALI M2

HostMilano e Tuttoofood superedizione: ecco il feedback di buyer ed espositori

Corsie gremite e vivaci scambi agli stand hanno consolidato il crescente ruolo di Fieramilano come hub fieristico europeo e volano di internazionalizzazione per le imprese italiane di ogni dimensione. Una strategia continuativa e organica, come dimostra il costante incremento dei buyer internazionali, anche in collaborazione con Ice Agenzia

Da leggere

  • Dalla Corte
  • Brambati
  • TME Cialdy Evo
  • Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – Tra le due manifestazioni, oltre 150 mila visitatori professionali: ha superato ogni aspettativa il ritorno in presenza di HostMilano e Tuttofood, che si sono tenute dal 22 al 26 ottobre scorso a fieramilano a Rho, in contemporanea con Meat-Tech.

Il successo del ritorno in presenza si è riflesso anche nell’elevato tasso di internazionalità: proveniva infatti dall’estero il 33% dei visitatori di HostMilano (in rappresentanza di 144 Paesi) e il 14% di quelli di TUTTOFOOD (in rappresentanza di 111 Paesi). Le delegazioni più numerose sono arrivate per HostMilano da Germania, Spagna. Francia, Svizzera, Grecia, Romania, Olanda, Ucraina, Israele, Arabia Saudita, Polonia. Mentre per Tuttofood le delegazioni più numerose sono arrivate da: Francia, Spagna, Svizzera, Germania, Stati Uniti, Romania, Belgio, Regno Unito, Olanda, Polonia.

HostMilano e Tuttofood: presenze anche da Medio Oriente, Asia, Nord e Sud America e Africa

Simili i livelli di internazionalizzazione anche tra gli espositori: proveniva dall’estero il 32% delle aziende di HostMilano e il 17% di quelle di Tuttofood.

Fiera Milano fa la mossa vincente nel Risiko delle fiere mondiali.

In tema di accordi, la nuova partnership con Filiera Italia e Coldiretti promuoverà nel
mondo il Made in Italy agroalimentare con modalità innovative, con l’obiettivo di raddoppiare il valore dell’export. Il recente accordo con Informa Market invece, tra i
leader mondiali nel settore fieristico con oltre 450 eventi in portafoglio, porterà le aziende presenti alle manifestazioni di Fiera Milano in aree estere strategiche in modo ancora più capillare. Tra i primi appuntamenti, la partecipazione di imprese italiane alle prossime edizioni di FHA-HoReCA, manifestazione dedicata al food e all’hotellerie organizzata da Informa a Singapore.

Felici del ritorno in presenza: la soddisfazione di espositori e buyer

Al di là dei numeri, è la qualità di espositori, buyer e incontri di business il take-home message di questa edizione, come ha testimoniato la generale soddisfazione di entrambe le categorie.

Tra le aziende presenti a Tuttofood, Riccardo Felicetti, amministratore delegato di Pasta Felicetti, si è dichiarato “molto felice di aver deciso di partecipare a questa edizione,” e ha
aggiunto che “siamo stati contenti di vedere questo spazio animarsi di nuovo con un
pubblico internazionale. Ci aspettiamo un’edizione 2023 come quelle pre-pandemia!”.
Ha concordato Martin Sanna, Direttore di Santangiolina, cooperativa di allevatori
lombardi che ha scelto TUTTOFOOD per il “grande salto” del proprio brand: “È stata
la nostra prima partecipazione e siamo entusiasti. C’è stato grande interesse dei
buyer internazionali per le nostre DOP, in particolare i formaggi freschi ‘a costa fiorita’,
prodotti 100% di filiera italiana. È stata un’opportunità unica per noi, che finora
vendevamo quasi solo in Italia”.

“Ricorderemo questa edizione come un vero e proprio palcoscenico di ripartenza – ha concluso Agata Fiasconaro, brand manager dell’omonima azienda – che ci ha offerto importanti momenti di incontro con i buyer, soprattutto russi, francesi e svizzeri, senza dimenticare greci, turchi e inglesi”.

Simile il sentiment anche tra gli espositori di HostMilano

“La fiera è andata molto bene – ha affermato Andrea Babbi, responsabile vendite Europa settore dolciario di Babbi – e per la prima volta abbiamo esposto anche a Tuttofood, dato che puntiamo sempre più sull’internazionalizzazione. Abbiamo incontrato buyer interessanti da Europa, Medio Oriente e Nord America, e anche sudcoreani e del Sud Est Asiatico”.

Andrea Occari, ceo di Carpigiani

Ha spiegato che “la fiera è andata bene sia come affluenza di pubblico sia come qualità degli interlocutori, ma ne eravamo certi già da prima. Abbiamo incontrato operatori dall’Italia e dall’estero, in particolare dagli Usa, e abbiamo anche concluso alcuni ordini direttamente in manifestazione”.

Soddisfatti anche gli espositori esteri. “La fiera è stata molto positiva, piena di visitatori qualificati. Siamo stati qui nelle ultime dieci edizioni e non potevamo mancare – ha affermato Mario Rodrigues, Head of Marketing dell’azienda portoghese Jordão –.
Abbiamo incontrato principalmente operatori provenienti dall’Europa e dal Medio Oriente e siamo riusciti a stabilire nuove partnership con operatori di diversi Paesi”.

Anche dal lato buyer è palpabile la soddisfazione per un successo tutt’altro che scontato alla vigilia

“È stata la mia prima volta a Tuttofood e poter finalmente partecipare ad una fiera dal vivo è stato impagabile – ha commentato un buyer del Qatar –. Siamo fornitori di un gran numero di hotel, e di ristoranti italiani di alto livello, e qui abbiamo trovato il meglio del made in Italy”.

Dalla Georgia, la buyer di un gruppo di catene gourmet leader nel Caucaso, ha spiegato: “I nostri clienti sono di fascia medio-alta e alta e quando vengono nei nostri punti vendita o nei nostri ristoranti hanno aspettative che non possiamo deludere, non solo in tema di qualità ma anche di sicurezza alimentare. I prodotti italiani che abbiamo trovato qui soddisfano tutte queste esigenze”.

“I nostri clienti non cercano solo naturalità, ma anche territorio e tradizione;” – hanno
sottolineato invece buyer di prodotti natural dagli Usa – “conoscono già molto bene il made in Italy e quindi noi facciamo un passo in più: stiamo creando dei cluster regionali di diverse merceologie, e a Tuttofood abbiamo selezionato piccole realtà d’eccellenza non ancora conosciute negli Stati Uniti”.

Stessa atmosfera di soddisfazione si respira tra i buyer di HostMilano. Il buyer da
Israele ha commentato:

“Sono molto soddisfatto di quello che ho visto, l’offerta era davvero vasta e copriva tutti i settori di mio interesse, in particolare le macchine per caffè e gli accessori per i bar, di cui sono presenti pochi brand in Israele. Tra i trend che ho ritrovato, tecnologie e attenzione per l’ambiente”.

Ancora dagli Usa hanno confermato: “La fiera dal vivo non ha paragoni, perché permette di provare i prodotti. Ho trovato molte soluzioni di design interessanti e l’Italia si conferma all’avanguardia nelle tendenze globali, come la sostenibilità”.

Mentre un buyer dagli Emirati Arabi ha spiegato che al momento la sua azienda sta
gestendo sette progetti contract: “Per questi progetti chiavi in mano ricerchiamo in
particolare prodotti per la mise en place. Era la prima volta che venivamo a Host e
quello che ci ha colpito di più è stata l’ampiezza della gamma. È sicuramente una
manifestazione da non perdere e da visitare in presenza”.

Una piattaforma di business, ma anche di scambio di competenze

Con questa edizione HostMilano e Tuttofood si sono confermate come piattaforme non solo di business, ma anche di presentazione di dati e ricerche, condivisione di conoscenze, competizioni internazionali e scoperta di nuove tendenze: centinaia gli eventi in programma, cui si sono aggiunti oltre 1,7 milioni di utenti totali raggiunti dai social delle due manifestazioni.

A Tuttofood, oltre ad una affollatissima Retail Plaza, dedicata ai convegni e organizzata da Businees International, che mai come quest’anno ha fornito alla vasta platea insight, dati e trend grazie agli incontri top-level tra produzione, distribuzione e società di ricerca, spiccava la prima edizione del Better Future Award, il riconoscimento istituito con Gdoweek e MarkUP per promuovere un approccio più responsabile, sostenibile e innovativo ai prodotti e servizi per il Food & Beverage.

Nella categoria Etica e Sostenibilità prima classificata Andriani con Esfai – Ethiopian
Sustainable Farming & Agriculture Initiative, seguita da Icam con Icam Chocolate Uganda e da De Matteis con il progetto di filiera italiana Pasta Armando – La Cura Del Grano.

Per la categoria Packaging gradino più alto per Giftbox Antonio Marras di Casa Olearia Taggiasca, accompagnata sul podio da Dolcearia Alba per la confezione sostenibile in carta dei Tiramisù Savoiardi e da Acetaia Bellei con Precious Gift Azzurra.

Nella categoria innovazione, infine, primo posto per Pedon con I legumi fatti a snack, al secondo il sostituto della carne plant-based ParePollo di Joy e al terzo Palmiro, l’aceto di datteri ancora di Casa Olearia Taggiasca.

Come ad ogni edizione, a HostMilano riflettori puntati su SMART Label – Host Innovation Award

Il riconoscimento all’innovazione nel settore dell’ospitalità promosso in collaborazione con POLI.design. Carimali, Iberital, T&S e Unox le aziende premiate con la Innovation SMART Label. Castelmac, DIHR-Ali Group, Epta, Skymsen, Moretti Forni e Pedrali hanno
ricevuto la Green SMART Label. La SMART Label “classica” è andata invece a Blupura, Dalla Corte, Dystform/Mychef, Eureka-Conti Valerio, EVCO, Evoca, Echtermann, Fiorenzato,
Italynnova, Loelsberg, Meiko, Qualityfry, Rational Italia, RCR Cristalleria Italiana e Vito AG.

Numerose a HostMilano anche competizioni internazionali

Ai FIPGC World Pastry Awards – quest’anno all’insegna del motto La dolcezza salverà il mondo – ha trionfato il Giappone che, con i maestri Yosuke Otsuka, Yusaku Shibata e
Kazuhiro Nakayama, ha vinto in tre delle categorie su quattro. Al primo The World Trophy of Professional Tiramisù FIPGC prima classificata è la Francia. Al secondo posto il Giappone, che vince anche il premio speciale Tiramisù Innovativo, e al terzo la Svizzera, che conquista anche il premio speciale Tiramisù Classico.

Sal De Riso, della pasticceria Sal De Riso Costa d’Amalfi di Minori, è il vincitore della
seconda edizione di Panettone World Championship.

Negli eventi promossi da WCC, il colombiano Diego Campos è il vincitore del 2021
World Barista Championship. “Medaglia d’argento” per Andrea Allen, Stati Uniti, e
bronzo per l’australiano Hugh Kelly. La 2021 World Brewers Cup è andata invece allo svizzero Matt Winton, accompagnato sul podio da Daiki Hatakeyama (Giappone) ed Elika Liftee (USA).

Infine, il 2021 World Cup Tasters Champion è l’australiano Charlie Chu, al secondo posto la Germania con Dénes Rajmond e al terzo la Corea del Sud con Sang Min Ju.

Sempre nell’area caffè, da segnalare i concorsi coordinati da Altoga e Aicaf che hanno portato sul podio Francesco Masala, in qualità di Miglior Maestro del 7° Gran Premio caffetteria Italiana.

Il WLAGS è stato il grande evento del Villaggio del caffè: il secondo campionato del mondo di latte art grading dove si sono disputati gli incontri-scontri tra i migliori del sistema Lags a livello internazionale, che hanno portato sul podio: 1° classificato categoria verde: Salvatore Riunno – Italia; 1° classificato categoria rosso: Nejc Knez – Slovenia; 1° classificato categoria nero: Fabio Colicchia -Italia e 1° nella categoria oro lo svizzero Fabio Scacciaferro.

Per info aggiornate sulle manifestazioni: www.host.fieramilano.it, @HostMilano;
www.tuttofood.it, @TuttoFoodMilano.

CIMBALI M2

Ultime Notizie

Carte Dozio