domenica 22 Dicembre 2024
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Tuttofood: Milano vuole fare la grande fiera del cibo ma Parma non ci sta

C'è il precedente della Fiera del Mobile di Milano diventata un colosso mondiale

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MILANO – Non si placa la polemica fra Milano e Parma sulle fiere dedicate al food. La battaglia è aperta da tempo fra Cibus, a Parma, che ha l’appoggio di Federalimentare, e Tuttofood a Milano: due appuntamenti dedicati all’agroalimentare che rischiano di sovrapporsi.

Al quarto forum Food & made in Italy del Sole 24 Ore si sono confrontati l’amministratore delegato di Fiera Milano, Corrado Peraboni, e il presidente di Federalimentare, Luigi Scordamaglia. “Alle aziende dell’agroalimentare italiano – ha spiegato Scordamaglia – non importerà mai nulla di esporre al fianco delle aziende statunitensi, francesi e tedesche, noi dobbiamo fare una fiera il più internazionale possibile dove i buyer di tutto il mondo vengono per apprezzare il food and beverage italiano”.

Opinione del tutto diversa per l’a.d. di Fiera Milano, Corrado Peraboni, che con Tuttofood punta su una fiera internazionale anche negli espositori.

E cita il salone del mobile: “I mobilieri della brianza non sarebbero diventati quelli che sono senza una fiera internazionale vicino a casa. Allora c’era una fiera analoga a Colonia, ma la grande scelta fu quella di far diventare il salone del mobile un appuntamento internazionale”.

Scontro di date

La battaglia fra Cibus e Tuttofood è anche uno scontro di date. “Sono loro – ha detto Peraboni, rivolgendosi a Cibus – che hanno rotto l’alternanza dell’appuntamento biennale e hanno deciso di fare la fiera tutti gli anni”.

E poi ha aggiunto, parlando a margine dell’evento: “Colonia si è alleata con Parma contro Tuttofood”. Nella città tedesca si tiene uno dei più importanti appuntamenti internazionali del settore del food in cui si confrontano aziende di tutto il mondo. “Non credo – ha ribattuto Scordamaglia – che la strategia del settore agroalimentare la debba fare l’amministratore delegato di Fiera Milano o di Fiere di Parma, alla filiera non interessa: bisogna decidere una strategia alta e poi si va avanti con chi ci sta”.

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