MILANO – Il caffè rimane la bevanda preferita dagli italiani. La conferma da un recente focus dell’Osservatorio Social Monitoring di Nomisma sviluppato in collaborazione con Datalytics. Ne riferisce Il Sole 24 Ore in un articolo a firma di Francesca Milano, che vi proponiamo di seguito
«Anche un pessimo caffè è meglio di nessun caffè», recita un aforisma attribuito al registra David Lynch. Devono pensarla così anche gli italiani visti i dati sul consumo di caffè: il 95% lo beve abitualmente e addirittura l’89% dei partecipanti al focus dell’Osservatorio Social Monitoring di Nomisma sviluppato in collaborazione con Datalytics ha risposto di averne bevuto uno nelle ultime 24 ore.
La spesa annua pro-capite in caffè è pari a 259,40 euro, considerando il consumo domestico, il bar, l’ufficio eccetera.
Dove si beve il caffè
Il consumo di caffè, infatti, non è relegabile in un solo luogo: il 92% lo beve tra le mura domestiche, prediligendo il caffè in polvere (53%) e in cialde o capsule (37%), sulla base di scelte fatte in funzione di gusto e aroma (53%), della notorietà della marca (19%).
Meno rilevante risulta invece la variabile prezzo, driver di scelta solo per il 15% di chi consuma caffè espresso a casa).
Il 72% degli intervistati ha citato il bar tra i luoghi di consumo più importanti, seguiti dal posto di lavoro (48%).
L’espresso
Il caffè espresso resta il preferito degli italiani: lo sceglie il 93% delle persone, mentre solo il 3% beve il caffè americano e un altro 3% sceglie il caffè d’orzo (l’1% ha invece risposto “altro”).
Tra gli amanti dell’espresso il 58% dichiara di berne 1 o 2 tazzine al giorno; il 37% arriva a 3-4 tazzine e il 5% ne beve addirittura 5 o più.
Che la caffeina provochi una certa assuefazione lo dimostra il dato degli italiani che dichiarano di bere caffè per abitudine (30%).
Il 58% invece sfrutta le proprietà della caffeina per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata, mentre il 51% ammette di berlo per il gusto (51%).
Caffè social
Non solo in cucina o al bar: il caffè è diventata un’abitudine che accompagna gli italiani anche sui social network.
Negli ultimi 3 mesi gli algoritmi di social media listening forniti da Datalytics hanno rilevato sulle principali piattaforme di sharing (Facebook, Instagram, Twitter) oltre 30.000 post dedicati al caffè.
L’analisi social ha permesso di individuare trend, peculiarità e modalità di interazione tipiche dei principali brand di caffè italiani.
Ne deriva che se – nel primo trimestre 2018 – Nespresso e Illy hanno conquistato il maggior numero di menzioni, Lavazza è stato il brand che ha generato il volume più alto di engagement o interazioni su Twitter o Facebook.
Kimbo e Segafredo, invece, sono stati i brand più attivi sui social e Pellini il marchio con la crescita della fanbase più consistente.
Il monitoraggio del mercato
«Il nuovo Osservatorio lanciato con Nomisma diventerà uno strumento indispensabile per imprese e operatori di mercato» spiega Davide Feltoni Gurini, ad di Datalytics. «In un mercato sempre più competitivo – aggiunge Luca Dondi dall’Orologio, ad di Nomisma – la capacità di ascolto del consumatore è fondamentale: i social media sono i nuovi luoghi di informazione, comunicazione e confronto delle esperienze».
Francesca Milano