MILANO – Il caffè aiuta a prevenire il rischio di sviluppare il carcinoma delle cellule basali, una delle forme più diffuse di tumore della pelle. Lo dimostra una ricerca della Harvard Medical School di Boston pubblicata sul Cancer Research, la rivista dell’associazione americana per la ricerca sul cancro.
Tumore alla pelle: come funziona il caffè
“I nostri risultati indicano che più caffè non decaffeinato si consuma, minori sono le probabilità di sviluppare un carcinoma a cellule basali”, ha spiegato Jiali Han, che ha condotto lo studio. Jiali Han e la sua équipe hanno analizzato i dati di due grandi studi epidemiologici con un lungo follow-up: il Nurses’ Health Study, che riguardava la salute femminile, e un analogo studio svolto su una popolazione maschile per un totale di 112.897 partecipanti, seguiti per oltre 20 anni.
Durante tale periodo, 22.786 persone hanno sviluppato il carcinoma basocellulare
E si è registrata un’associazione inversa tra il consumo di caffè e il rischio di contrarre questo tumore della pelle. Una simile associazione si riscontra anche con il consumo di caffeina da tutte le fonti alimentari (caffè, tè, bibite alla cola, cioccolato), mentre il caffè decaffeinato non ha alcun influenza sul rischio.
Le conclusioni della ricerca del gruppo di Harvard sono coerenti con quanto emerso da altri studi pubblicati sui topi che indicano che “la caffeina può bloccare la formazione dei tumori della pelle”, spiega Han. Che però avverte che nella sua ricerca né il caffè né la caffeina risultano avere alcun effetto protettivo da altre due forme di tumore della pelle ben più aggressive: il carcinoma a cellule squamose e il melanoma.