SALERNO – Trucillo racconta innanzitutto una storia e trasmette l’amore di un mestiere. Il rito del caffè non è poi così semplice come si crede. Per trasformarlo in una bevanda che comunica, che dice qualcosa di più in termine di qualità, c’è bisogno di abilità.
Non è quindi solo fare un espresso in 25 secondi. In mezzo c’è tutta una trafila di fasi da osservare, seguire, assecondare. Fino ad arrivare ad impugnare quel “bracetto” e versare l’espresso in una tazzina bollente. Ebbene tutti quei passaggi sono fondamentali, ed un buon barista deve conoscerli.
Trucillo investe dunque nella formazione
Parte da qui, vent’anni fa, la volontà di Fausta Colosimo. La managing director Trucillo. L’obiettivo è di mettere in piedi una scuola di alta formazione.
Un luogo dove tutti, dalla catena aziendale ai distributori,
senza escludere curiosi e amanti della bevanda nera, avrebbero potuto perfezionare la propria conoscenza.
Diffondere la cultura dell’espresso italiano di qualità
Ora l’identità dell’Accademia è più chiara e definita.
«Allora, fu un salto nel buio – racconta Fausta Colosimo – di formazione non si parlava. Allo stesso tempo non esistevano figure professionali che condividessero le proprie conoscenze.
Nonostante questo, abbiamo costruito un progetto formativo ambizioso. E’ cambiato negli anni in base alle esigenze del mercato e sempre in continua evoluzione.
Sapevamo che sarebbe stato difficile ma abbiamo perseverato nella convinzione che stavamo costruendo qualcosa di buono. E oggi infatti festeggiamo i risultati dei primi venti anni».
Tutto parte dal barista
L’operatore è l’anello cruciale di questa meravigliosa catena di congiunzione tra chi produce caffè e il consumatore finale. La sua bravura, la sua competenza, la sua passione garantisce la trasformazione del prodotto in qualcosa di eccellente.
«Il processo è molto complesso e erroneamente ritenuto banale. E non basta avere a disposizione le giuste attrezzature. – continua Fausta.
– bisogna conoscere anche la miscela; sapere da dove proviene il caffè e come garantire la sua perfetta estrazione. La catena di tutti questi elementi, solo se incastrata alla perfezione, porta in tazza un caffè di qualità».
L’Accademia del caffè più antica del Sud
E’ anche Punto di Formazione Permanente dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè. Oltre che centro di formazione per il Coffee Diploma System Sca.
Ovvero il sistema didattico dello Specialty Coffee Association, con Antonia Trucillo oggi responsabile dell’Accademia. Nonché trainer Ast per i 5 moduli: Green, Sensory, Roasting, Barista e Brewing.
Parla Antonia Trucillo
«Una scelta didattica ampia e diversificata – racconta Antonia Trucillo. Oggi responsabile dell’Accademia. – con corsi organizzati in Italia e all’estero.
Perché siamo fermamente convinti che solo puntando sulla formazione sia possibile creare valore e rendere il made in Italy e l’espresso veri e propri marchi di qualità».
Il successo della squadra Trucillo
Si è confermato anche all’estero dove l’azienda ha saputo
trasmettere la centralità della formazione legata al caffè. Il messaggio del brand salernitano è stato da subito molto apprezzato dai propri distributori nel mondo.
Tanto da attivare scuole di formazione targate Accademia Trucillo a Toronto, Shanghai, Dubai; Santiago del Cile, Praga, Amsterdam.
Nuove aperture poi, sono previste durante l’anno. Del resto quello che in Italia è stile di vita, tradizione popolare, viene ammirato dal mondo intero.
E un’eccellenza riconosciuta da tutto il settore e da tutto il mondo va celebrata con una serie di eventi pronti ad animare la nuova sede di Via Cappello Vecchio. L’epicentro di attività formative, incontri, confronti, condivisione di esperienze.
A contatto con il grande pubblico
«Stiamo lavorando ad una serie di iniziative progettate per coinvolgere sia gli addetti ai lavori che il grande pubblico – conclude Antonia Trucillo.
– Il caffè è un universo molto dinamico. Vogliamo dunque
essere promotori attivi di una vera e propria cultura del caffè; mostrandone anche gli aspetti meno scontati e promuovendo l’incontro creativo con altri settori. Dalla pasticceria al vino e al food; dall’arte al mondo della comunicazione e dei social network».