domenica 22 Dicembre 2024
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Troppi bar e ristoranti nel centro storico di Firenze, l’assessore Bettarini: “Il turismo è una risorsa ma va gestita”

L'assessore afferma a La Nazione: "L’esplosione dei bar e ristoranti, come quella più attuale degli airbnb, è ovviamente collegata al turismo che, se governato nel modo giusto, porta valore altrimenti è devastante. Ma il fenomeno del turismo di massa nelle città d’arte è completamente ignorato dal governo e ogni città si deve difendere’ da sola. E Palazzo Vecchio in tal senso si è rimboccata le maniche rinforzando via via il Regolamento Unesco. Per tutelare Firenze, i fiorentini ma anche gli stessi turisti"

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L’assessore allo Sviluppo economico di Palazzo Vecchio, Giovanni Bettarini, fa il punto sull’attuale situazione del centro storico nel mondo dell’horeca dopo le provocazioni dello chef Guido Mori secondo cui “nella ristorazione il livello culturale è molto basso” tanto che il direttore dell’Università della cucina italiana parla di “regno del mordi e fuggi” come riportato da La Nazione.

Bettarini pone particolare enfasi sul regolamento Misure per la tutela e per il decoro del patrimonio culturale del centro storico Unesco, documento valido fino all’aprile 2026, il quale ha permesso di tutelare la vivibilità del centro storico mettendo un freno alle attività di somministrazione e alimentari.

Leggiamo di seguito le dichiarazioni di Giovanni Bettarini nell’articolo di Barbara Berti su La Nazione.

La battaglia contro l’invasione di bar e ristoranti nel centro storico

FIRENZE – “Da anni portiamo avanti una battaglia contro il proliferare delle aperture ’selvagge’ di bar e ristoranti nel centro storico. Tanto che siamo stati tra i primi in Italia a tutelarlo con un regolamento ad hoc bloccando le nuove attività di somministrazione” afferma a La Nazione l’assessore allo Sviluppo economico di Palazzo Vecchio, Giovanni Bettarini.

“Nel 2016 il Comune ha introdotto il regolamento ’Misure per la tutela e per il decoro del patrimonio culturale del centro storico Unesco’, documento valido (al momento) fino all’aprile 2026. “E’ stato un atto veramente innovativo, poi preso a esempio da molte altre città – dice Bettarini su La Nazione – che ci ha permesso di tutelare la vivibilità del centro storico mettendo un freno alle attività di somministrazione e alimentari, ovvero bloccando le nuove licenze e impedendo il trasferimento di attività esistenti dall’esterno all’interno del centro storico, oltre allo stop alla vendita di alcolici nelle ore notturne”.

Il regolamento, di fatto, è stato l’atto finale della battaglia contro l’apertura del colosso McDonald’s in piazza Duomo, un’apertura osteggiata anche sui social con l’hashtag ’Save Firenze’.

“Tra il 2009 e il 2014 abbiamo assistito a un’esplosione del fenomeno delle aperture selvagge di bar e ristoranti in tutto il centro storico” continua Bettarini snocciolando i numeri sempre su La Nazione: 733 attività in area Unesco e 1.211 fuori dall’area Unesco.

“Con il nostro Regolamento il trend di crescita è stato arginato. E oggi, dopo dieci anni, sono 1.208 nell’area Unesco e 1.326 fuori dell’area Unesco” sottolinea Bettarini ricordando che la nuova somministrazione è rimasta consentita solo all’interno della stazione ferroviaria, dentro gli alberghi e a sostegno delle attività culturali (nei cinema, musei e librerie per un massimo di un quarto della superficie complessiva).

“L’esplosione dei bar e ristoranti, come quella più attuale degli airbnb, è ovviamente collegata al turismo che, se governato nel modo giusto, porta valore altrimenti è devastante” sostiene Bettarini su La Nazione. “Ma il fenomeno del turismo di massa nelle città d’arte è completamente ignorato dal governo e ogni città si deve ’difendere’ da sola” ricorda l’assessore. E Palazzo Vecchio in tal senso si è rimboccata le maniche ’rinforzando’ via via il Regolamento Unesco. “Per tutelare Firenze, i fiorentini ma anche gli stessi turisti” precisa l’assessore.

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