TRIESTE – Il mondo del caffè nei rapporti tra Italia e Turchia, gli incontri B2B, i workshop su diverse tematiche che riguardano la filiera e la Capo in B Championship, sono alcuni degli appuntamenti della seconda giornata di Triestespresso Expo, l’unica fiera mondiale dedicata all’espresso, giunta all’undicesima edizione, al Generali Convention Center all’interno del Porto Vecchio, ora Porto Vivo, a Trieste.
L’evento è stato organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia attraverso la sua società in house Aries Scarl, realizzato in collaborazione con l’Associazione Caffè Trieste e con la co-organizzazione e il contributo del Comune di Trieste.
La giornata del 25 ottobre si è aperta con il convegno “Opportunità dal mondo: il mercato del caffè in Turchia”. Il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti, ha ricordato “lo storico legame tra Trieste e Turchia, Istanbul in particolare, che riguarda gli imprenditori e il mondo del business ma anche altri settori, come quello della cultura. Abbiamo scelto la Turchia quest’anno come Paese ospite a Triestespresso Expo perché è una grande nazione, prossimo consumatore del caffè espresso”.
Enrico Samer, Console Generale Onorario della Repubblica di Turchia per l’Italia nord-orientale, ha sottolineato che “Trieste è porto di ingresso della Turchia da oltre 30 anni, più di metà delle merci che transitano per il porto di Trieste sono provenienti o dirette in Turchia, e ci sono ottime opportunità anche guardando al futuro”.
Kadir Eser, attaché commerciale del Consolato Generale della Repubblica della Turchia, ha spiegato che “la Turchia, con i suoi 85 milioni di abitanti e una popolazione giovane, continua a crescere. I turchi amano il caffè in generale e amano soprattutto il caffè turco, ma ultimamente, in particolare tra le generazioni più giovani, nel mercato del caffè si preferiscono altri tipi. In questo contesto si inserisce il caffè espresso italiano. Spero quindi che in un futuro prossimo ci sarà un nuovo ruolo nelle relazioni Turchia-Italia proprio nel commercio del caffè”.
Tra le presenze in fiera oggi anche quella di Fedja Pobegaljo, direttore della Camera del Turismo e dell’accoglienza della Slovenia. “Siamo al Triestespresso Expo per la seconda volta – ha detto – e abbiamo portato un gruppo di albergatori e di operatori del turismo, visto che c’è un interesse molto forte per il settore del caffè. Qui hanno la possibilità di vedere quali sono i vari rappresentanti della filiera produttiva”.
La transizione al compostabile aiuta i consumatori:
incontro organizzato dal consorzio Biorepack
Organizzato dal consorzio Biorepack, per evidenziare i vantaggi delle soluzioni compostabili al servizio della bevanda più amata dagli italiani, si è svolto un incontro aperto al pubblico all’interno di Triestespresso Expo. Obiettivo: aumentare la quantità di caffè intercettato nella raccolta differenziata dei rifiuti umidi, facilitare la vita ai consumatori e ridurre al contempo la quantità di scarti organici che finiscono in discarica. Ogni anno, solo in Italia si utilizzano quasi 3 miliardi di capsule. Ma solo il 6% è attualmente contenuto in imballaggi compostabili
“Al di là del modo in cui ci concediamo il piacere del caffè, è fondamentale che gli scarti del prodotto e gli imballaggi utilizzati per contenerli vengano smaltiti nel modo giusto”, ha affermato Carmine Pagnozzi, direttore generale di Biorepack. “In caso contrario, milioni di chili di caffè, invece di essere conferiti tra i rifiuti umidi, rischiano di finire nell’indifferenziato e, da lì, in discarica. E ciò impedisce di inviare agli impianti di trattamento grandi quantità di scarti organici da trasformare in prezioso compost, con il quale riportare sostanza organica e fertilità ai nostri terreni agricoli. È quindi importante sostenere gli sforzi in senso circolare delle aziende del comparto”.
Workshop, incontri e competizioni
Approfondimento sul tema EUDR
In questa seconda giornata di Triestespresso Expo alcuni workshop poi sono stati condotti da Andrej Godina, esperto di caffè a livello mondiale. Pillole informative sono state curate anche da illycaffè mentre grazie a La San Marco è andata in scena una dimostrazione sulle tecniche di latte art, per creare disegni fantasiosi nel caffè.
Nel corso del workshop “Road to EUDR: dalla norma alla conformità del nuovo regolamento europeo sulla deforestazione”, organizzato da Area Science Park in collaborazione con il Gruppo Italiano Torrefattori Caffè e l’Associazione Caffè Trieste e la Rete Enterprise Europe Network, gli operatori della filiera del caffè hanno affrontato il tema dell’adeguamento ai requisiti dell’EUDR che prevedono coloro che immettono beni e prodotti sul mercato UE o li esportano e i commercianti, che distribuiscono o trasformano questi prodotti, dovranno garantire che le loro catene di approvvigionamento siano prive di deforestazione e legalmente conformi.
Le piccole e microimprese hanno tempo fino al 30 giugno 2025 per soddisfare i requisiti del regolamento. Questo regolamento anche nel settore del caffè mira a trasformare il modo in cui operano le organizzazioni commerciali, spingendole verso pratiche sostenibili, proibendo l’immissione di prodotti sul mercato UE a meno che non soddisfino criteri di assenza di deforestazione. Concentrandosi su materie prime chiave con impatti ambientali significativi, l’EUDR rappresenta uno sforzo completo per ridurre la deforestazione a livello globale, promuovendo approvvigionamenti responsabili e conformità legale nel mercato internazionale.