MILANO – Il campione mondiale di tostatura nel 2017 in Cina a Guangzhou, Rubens Gardelli, titolare della Gardelli coffee roasters di Forlì, torna a far parlare della vicenda famigliare che lo vede purtroppo al centro di una battaglia per suo figlio Brando. Sono stati tanti gli appelli su diversi canali e piattaforme lanciate dal torrefattore e ora la vicenda, iniziata ormai a gennaio del 2024, si è spostata dai media, in tribunale.
Katherine Nineth Chuy Orellana, figlia dell’imprenditore di caffè guatemalteco Pablo Arturo
Dopo aver portato fuori dall’Italia il piccolo Brando, adesso ha affrontato Rubens Gardelli in un’aula italiana, il 4 marzo.
Osservando le disposizioni date dal Tribunale penale di primo grado di Santa Rosa in Guatemala, rispetto al reato di forme di violenza contro le donne e di femminicidio, la questione si fa più complessa della sola sottrazione di minori che fin qui ha attirato le luci dei riflettori.
Katherine Nineth Chuy Orellana attraverso un incontro su zoom, supportata dallo studio romano dei suoi avvocati, Angela Speranza Russo e Emilio Malaspina, ha raccontato la sua versione dei fatti al Corriere della sera.
A sostegno delle sue parole, le testimonianze raccolte dai magistrati guatemaltechi dei genitori di Orellana. Emesse disposizioni contro Rubens Gardelli, accusato di reato di maltrattamento e quindi obbligato a non tentare approccio con l’ex coniuge.
Dall’altra parte, Rubens Gardelli è attualmente appoggiato nella sua battaglia per ricongiungersi con il figlio, del quale ha già ottenuto l’affidamento, da Chiara Baiocchi e Roberta Bruzzone.
Qui il link della notizia pubblicata dal Corriere della sera.