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martedì 03 Dicembre 2024
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Tre tazzine di caffè al giorno allontanano la tristezza: lo studio

Nell'espresso si troveranno non solo felicità ma anche una fonte di energia che ricarica corpo e mente e un’esperienza multisensoriale in grado di influenzare anche le emozioni e il nostro comportamento, soprattutto per le preziose proprietà che la tazzina contiene

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La ricerca di Frontiers in Nutrition assicura che consumare 2-3 tazzine di caffè al giorno diminuisce il rischio di sviluppare tristezza: il malumore si riduce sensibilmente, grazie alla capacità della caffeina di modulare la trasmissione dopaminergica. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno.

L’effetto del caffè sul benessere emotivo

MILANO – Caffè? Sì, grazie ma che sia espresso e buono. La ricerca qualificata ultima (metanalisi di Frontiers in Nutrition, su 29 studi per un totale di oltre 422mila partecipanti) ci rassicura: 2-3 tazzine al dì ed il rischio di sviluppare tristezza, malumore si riduce sensibilmente, grazie alla capacità della caffeina di modulare la trasmissione dopaminergica, facilitare il rilascio di serotonina e la presenza di composti antinfiammatori e antiossidanti, come l’acido clorogenico e le catechine.

Nella tazzulella troveremo non solo felicità ma anche una fonte di energia che ricarica corpo e mente e un’esperienza multisensoriale in grado di influenzare anche le emozioni e il nostro comportamento, soprattutto per le preziose proprietà che la tazzina contiene.

Però quel caffè della sveglia che giunge solo allo stomaco non fa bene. Esso deve essere accompagnato da qualche alimento e deve inserirsi in una buona prima colazione che rappresenti il 20% delle calorie dell’intera giornata (cioè, almeno 400 kcal). I salta-colazione – udite udite – rischiano l’aumento di peso corporeo.

Perché no al caffè a stomaco vuoto? Esso stimola la secrezione di succo gastrico (acido) conseguente alla produzione di gastrina.

La caffeina riduce la calcolosi della colecisti, stimolando l’assorbimento degli acidi biliari a livello intestinale ed epatico, protegge da infarto e ictus e… fa vivere a lungo purché bevuto nei limiti”.
Il caffè fa alzare la pressione? Uno studio dell’università di Bologna lo smentisce: “chi lo beve regolarmente ha valori “significativamente più bassi” (prof. Michele Bocci).

La professoressa Maria L. Muiesan presidente Società italiana di ipertensione arteriosa, precisa “Chi ha la pressione alta può bere un paio di tazzine di espresso (che va meglio dell’americano o dei lunghi) al giorno… esso contiene, caffeina e polifenoli e potassio pare abbia effetto favorevole sulla pressione… chi ha aritmie chieda prima al medico o cardiologo di fiducia”.

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