LECCO – Un’azienda di famiglia che può vantare più di un secolo di esperienza sul campo della produzione degli impianti di torrefazione: questo è un sunto di quello che sta dietro una realtà perfettamente rodata come Trabattoni, che da Lecco porta avanti il proprio business adattandosi alle nuove esigenze del mercato, tra innovazione tecnologica e spirito artigianale. Ne abbiamo parlato con loro, per raccontare questo altro fiore all’occhiello del made in Italy.
Trabattoni, dal 1910 sino al 2022: oltre 100 di attività nella progettazione di torrefattrice. Cosa è cambiato, cosa è restato lo stesso?
“Dal 1910 ad oggi siamo sempre la stessa famiglia e attraverso un passaggio generazionale da Farina in Trabattoni in Nigra abbiamo potuto trasferire negli anni di padre in figlio, di zio in cugino tanta esperienza, competenze e una continuità aziendale che in pochi possono vantare nel nostro settore. Siamo persone e una famiglia prima che un’azienda, per cui serietà e professionalità vengono prima di tutto.
Per quanto riguarda le torrefattrici sicuramente sono rimasti gli stessi i materiali costruttivi quali la ghisa lavorata e il forno in mattoni necessari per garantire un alto livello di qualità di torrefazione del prodotto. Il calore omogeneo e morbido riesce ad arrivare all’interno del chicco e permette di farlo sviluppare al meglio.
E’ cambiato invece moltissimo tutto quello che riguarda l’ambito software e il controllo bruciatore, la tecnologia in questo ha dato importanti strumenti per mantenere costante la qualità del prodotto attraverso controlli sempre più avanzati sulle temperature.
Abbiamo appena lanciato un nuovo software ITT Roaster per il controllo del bruciatore modulante sui modelli 30/60/120/180/240 Kg per carica, un programma molto facilmente accessibile e che permette di dialogare via web e anche con le piattaforme software attualmente in uso (Artisan e Cropster). E’un programma studiato appositamente da noi per la torrefazione, è molto versatile e completamente personalizzabile sia in fase di realizzazione che di variazione parametri direttamente dal cliente.
Sui modelli più piccoli da 10/15 kg per carica invece abbiamo studiato soluzioni più smart, il software ITT Simplyroaster più semplice e attraverso un PLC rende possibile registrare e riprodurre i profili di tostatura e scaricarli sul PC.
La tecnologia intelligente è un grandissimo valore aggiunto ma deve essere supportata da un buon torrefattore studiato e perfezionato proprio grazie alla centenaria esperienza. Un altro tratto distintivo delle nostre torrefattrici è da sempre il doppio cilindro che evita al calore di concentrarsi ma gli consente di distribuirsi uniformemente e dolcemente avvolgendo il caffè e permettendogli di sviluppare correttamente.
Tanta tecnologia però lascia spazio anche ad un altro grandissimo ritorno, le torrefattrici a legna ed a pellets, molto tradizionali e sostenibili.
Le nostre torrefattrici grazie ai materiali costruttivi e al doppio cilindro sono le uniche ad avere il focolare direttamente in macchina, in questo modo è possibile avere una diretta e immediata risposta sulla temperatura e quindi un maggior controllo. La tostatura a legna è l’apice dell’artigianalità e lascia libera interpretazione all’operatore, le variazioni di temperatura sono molto morbide ciò rende il processo più facile e governabile di quanto si immagini. Anche in questo caso è possibile far dialogare la torrefattrice con i software Artisan e Cropster.
Costruiamo torrefattrici e impianti su ordinazione per cui ogni cliente sceglie tipo di alimentazione (gas, legna o pellets) lato comando, numero e posizione delle sonde rilevamento temperatura, colore di tinteggiatura e soprattutto la personalizzazione del software in base alle esigenze da semplice a completamente automatico.
Ogni macchina è un pezzo unico nel suo genere proprio perché costruita come un abito sartoriale su misura. Purtroppo spesso viene confusa la storicità con la poca innovazione, nella realtà le due cose si completano perché senza esperienza non è possibile un’innovazione consapevole.”
Con l’arrivo dello specialty, sono sempre di più le microroastery: che attrezzatura richiedono rispetto a una produzione più industriale?
“Noi, come tutti i nostri clienti anche i più grandi, abbiamo come priorità il risultato di torrefazione e siamo convinti che la qualità del caffè sia l’unica arma per entrare in un mercato che altrimenti sarebbe saturo. Distinguersi e osare sono le ricette vincenti ponendo grande attenzione soprattutto alla qualità delle materie prime e delle attrezzature che si acquistano. Per noi ogni cliente è “specialty”, lo conosciamo profondamente, di solito lo abbiamo aiutato a iniziare e lo accompagniamo in tutto il processo di crescita cercando di affiancarlo con una assistenza sempre personale e veloce.”
Anche la manutenzione sta diventando un’operazione essenziale e si va sempre più verso interventi predittivi e da remoto: voi cosa proponete?
“Fortunatamente la storia insegna che le torrefattrici Trabattoni non hanno bisogno di grande manutenzione grazie alla qualità costruttiva, tuttavia il servizio di post-vendita è uno dei nostri punti di forza soprattutto in termini di affiancamento tecnico e consulenza.
La teleassistenza da remoto è molto utile per comprendere un problema software viene infatti concepita per impianti altamente tecnologici e in 4.0. e per gestire un intero impianto dal PC.”
Oggi anche le macchine tostatrici devono misurarsi con la sfida della sostenibilità: Trabattoni come sta agendo su questo tema?
“In partnership con una ditta di consulenza stiamo progettando un impianto completamente sostenibile ma non possiamo svelare i particolari del progetto, seguiteci e lo scoprirete.
Un altro tema caldo e di forte attualità è l’incertezza relativa alla fornitura di gas, fortunatamente per la forte coibentazione del mattone e della ghisa nelle Trabattoni il consumo di gas è ridotto al minimo ma molti si stanno rivolgendo altrove e quindi proprio sulla legna o sul pellets.”
Quali altre attrezzature producete per gli operatori? Silos, macinadosatori: come vi distinguete sul mercato?
“Noi siamo abituati a far partire torrefazioni da zero e cerchiamo di costruire l’impianto a step seguendo il budjet del cliente in modo che la progettazione sia subito studiata per l’intero impianto ma potendo aggiungere un macchinario alla volta, in genere si comincia dalla torrefattrice poi si passa ai silos del tostato e per ultimo al reparto organizzazione crudo. Questo perché il cliente lavorando si renda conto di quali realmente siano le sue necessità.
Discorso differente per chi già lavora e ha già in mente i problemi, in questo modo possiamo scegliere insieme come risolverli per rendere più agevole il lavoro.
La costruzione di silos non è semplice perché il caffè tostato è molto delicato e va spostato molto velocemente ma senza danneggiarlo con trasporti in depressione di qualità e sistemi di scivoli per la caduta.
Produciamo anche due modelli di macinatori industriali (150 e 300 kg/h di produzione) sono adatti ad una produzione continuativa poiché essendo a macine verticali e girando piano rispetto al diametro della macina non scaldano il prodotto.”
Trabattoni ha in mente già i prossimi passi? Cosa ci potete svelare del futuro dietro l’angolo?
“Le grandi novità attualmente riguardano anche gli altri prodotti che si possono tostare con le nostre torrefattrici che sono il cacao, le nocciole, il mais la segale e il malto per la creazione di farine. Per questi prodotti studiamo apposite modifiche costruttive e nel software.
Dietro l’angolo come sempre abbiamo numerosi progetti, abbiamo attraversato due guerre e due pandemie ormai nulla ci spaventa. Dalla nostra abbiamo sicuramente la forza della famiglia e di una piccola realtà che riesce ancora a curare ogni cliente personalmente.
Grandi progetti ecosostenibili e grandi impianti anche molto tecnologici, ma come sempre con lo sguardo alla praticità all’affidabilità e all’ambiente.”
Per scoprire di più dell’universo Trabattoni, qua il link al sito e la email info@trabattonisnc.it
