ARQUATA SCRIVIA (Alessandria) – La Torrefazione Ronchese è una piccola realtà artigianale, incuneata nella Valle Scrivia. L’essere di piccole dimensioni, tuttavia, non ha fermato Davide contro Golia. Allo stesso modo, questa impresa torrefattrice, si è fatta ispirare dal grande colosso americano. Lancia così la sfida a Starbucks, battendola sul tempo sulla sua prossima apertura a Milano.
Torrefazione Ronchese: la famiglia si sposta
Proposta e dimensioni sono però più legati ad un modello di imprenditoria locale, dove «piccolo è bello». Insomma, distante anni luce dalle logiche delle multinazionali.
«Ma c’è spazio per entrambi», dice Marco Percivale, vulcanico proprietario di Torrefazione Ronchese. Un’attività di famiglia dal 1959 che sta completando un progetto dove il caffè verrà presentato nei vari modi in cui può essere gustato.
Con un socio manager, che ancora intende mantenere segreto, per la gestione amministrativa, vuole proporre un format dedicato al caffè.
Una boutique del gusto
Qui si degusterà solo caffè. Nei vari tipi, espresso, alla turca, americano, moka, ecc.), «puntando soprattutto – dice Percivale – sul caffè filtro all’americana».
Il progetto c’è, elaborato da un noto studio di architettura milanese, nei dettagli. Però manca un tassello fondamentale: la scelta della location.
«Sarà sicuramente in centro a Milano – continua Percivale – magari accanto ai luoghi della moda. Però il format sarà ripetibile, esportabile.
Se funzionerà, potremmo aprirne altri in altre città, non escludendo la formula del franchising. Creando anche nuovi posti di lavoro».
Espresso italiano e caffè americano insieme
Oltre alle degustazioni, Percivale vuole promuovere la cultura del caffè. Una conoscenza che renderebbe più pieno e consapevole il piacere di un buon espresso, piuttosto che di un americano.
«Vorremmo allestire laboratori del gusto – continua Percivale – con esperti del settore che ne illustrino, storia, caratteristiche, dettagli nella preparazione.
Il caffè è cultura, Eduardo De Filippo sul caffé ha scritto un pezzo di storia del teatro italiano. Anche le suggestioni culturali aiutano ad apprezzarne bontà, qualità».
La Torrefazione Ronchese propone una tostatura a legna
Una peculiarità di un prodotto che quest’anno intende vendere ancor di più anche in Germania, con l’aiuto di un export manager. Germania che sarà il mercato di sbocco non solo della Ronchese caffè ma anche delle altre specialità che fanno parte di rete d’impresa «Gastronomica».
Un’alleanza commerciale che proprio ultimamente è salita da 4 a cinque aziende. L’ultimo produttore ad aver aderito è Pockeat, piatti pronti di alta qualità.
Soci fondatori sono, oltre alla Torrefazione Ronchese: Roberto Panizza con dal 1947 pesto Rossi; Cristina Sant’Agata di olio Sant’Agata e Frantoio Portofino; Giacomo Rossignotti dal 1840 cioccolato e pasticceria. «Gastronomica» sarà al Cibus di Parma dal 7 al 10 maggio.
Tradizione nel prodotto
Con una lunga storia familiare alle spalle, una cultura del caffè ben radicata, per la Torrefazione Ronchese: ma a ciò si affianca l’attenzione verso le novità.
Specie nel saper cogliere le opportunità dei nuovo canali di distribuzione e vendita, in particolare quelli più innovativi, come l’e-commerce.
«Siamo già partiti su Amazon e sulla piattaforma “Palati fini” – spiega Percivale -. Presto usciremo con una nuova linea di lattine. Siamo già presenti con quelle in grani, macinato, espresso; macinato moka. E caffè filtro, all’americana».
Torrefazione Ronchese resta fornitore di locali esclusivi e delicatessen
Esercizi sparsi in Francia, a Parigi, Saint Tropez, in Germania, Belgio, Danimarca, Svizzera, Repubblica Ceca. Ma non manca l’attenzione al territorio.
Cioè quello più vicino al sito produttivo di Arquata, con presente in locali della Valle Scrivia, Basso Piemonte, Liguria e in grandi città italiane come la stessa Milano e Roma.