TORRE ANNUNZIATA (Napoli) – Quindici lavoratori hanno perso il posto di lavoro senza nessun preavviso, quando l’Autogrill sull’A3 ha chiuso i battenti. Una comunicazione avvenuta tramite raccomandata il giorno prima che il locale sarebbe stato chiuso.
Napoli senza Autogrill e solo sentimenti negativi
La rabbia e lo sdegno delle persone, qualcuna reagisce in modo rabbioso e promette di far valere a tutti i costi i propri diritti. Una delle tante situazioni di criticità del colosso della ristorazione.
Già la scorsa settimana era stato contestato in Piazza del Duomo a Milano (nella fotografia sopra la protesta) dai lavoratori del magazzino di Pieve Emanuele, anche loro rimasti senza lavoro.
All’Autogrill di Napoli nessuna possibilità di replica
Una “vertenza” di lavoro mai iniziata a Torre Annunziata. Perché i dipendenti, 15 lavoratori, sono rimasti direttamente senza occupazione.
Nessun preavviso, niente mobilità, né cassa integrazione. E mentre ci sono fabbriche e aziende in piena crisi, in cui i lavoratori combattono da mesi con manifestazioni e scioperi, per evitare tagli di personale e licenziamenti, agli operai dell’Autogrill sull’A3 nemmeno è stato dato il tempo di protestare e di opporsi.
Licenziati in tronco, neppure il tempo di consultare qualche sindacato; solo una raccomandata arrivata il giorno prima, denunciano i lavoratori, che si chiedono come sia potuto accadere, mentre qualcuno minaccia di far valere con la violenza, se necessario, i propri diritti.
Una parte della comunicazione
Riportiamo uno stralcio della raccomandata recapitata ai lavoratori della suddetta area di servizio vicina a Napoli.
Recita: “la scrivente società opera presso il locale di Torre Annunziata in regime di concessione da parte della società autostrade meridionali, concessione scaduta il 30 giugno 2013 e con locale che dovrà essere chiuso improrogabilmente entro il 29 luglio 2013.
Infatti, a tale data, Autogrill SPA dovrà lasciare il locale libero da persone e cose; al fine di consentire l’inizio dei lavori di bonifica dell’area di servizio e di realizzazione di opere di viabilità che comporteranno la chiusura dell’area di servizio stessa al traffico; con conseguente cessazione dell’attività aziendale.
Alla luce di quanto sopra, si rende, pertanto, inevitabile, per la scrivente società, il ricorso ai licenziamenti collettivi, per la totalità del personale attuale impiegato presso il punto vendita”.
Fonte: youreporter