domenica 22 Dicembre 2024
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Torrcaffè sulla pagina dell’Economia del quotidiano più antico d’Italia all’insegna sia della sostenibilità sia della qualità

«Il nostro caffè ha un’altra peculiarità - aggiunge Nironi con la Gazzetta di Parma -. È tostato a legna per consentire al calore di cuocere il chicco in modo uniforme e in profondità. È una fase delicata che risente di tanti fattori e ha bisogno di grande maestria ma che conferisce al prodotto un carattere unico. Lo facciamo in modo sostenibile, utilizzando quercia nera e faggio bianco provenienti dal nostro Appennino e solo da filiera controllata»

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MILANO – La Gazzetta di Parma, il quotidiano più antico d’Italia – il più numero più antico tuttora esistente della testata è datato 19 aprile 1735, ma la prima copia in assoluto risalirebbe al 20 giugno 1728 -, ha dedicato un’intera pagina della sezione economia alla Torrefazione Torrcaffè di Alberto Nironi che ha la sede a Montechiarugolo in provincia di Parma sottolineando l’impegno dell’azienda sul fronte della sostenibiltà. Riprendiamo alcuni passaggi chiave dell’articolo.

MONTECHIARUGOLO (Parma) – La nuova sede di Torrcaffè, di gres color marrone, immersa nel verde di Montechiarugolo, al primo sguardo evoca chiaramente il proprio business: produzione e commercializzazione di caffè per bar, ristorazione e consumo domestico, un’azienda che ha tracciato la propria strada all’insegna di qualità e sostenibilità e la porta avanti con coerenza.

Nata a Barco di Bibbiano Reggio Emilia) nel 2009, Torrcaffè si è spostata qui ad agosto 2021 dopo un intervento edilizio svolto in piena pandemia: partendo da un vecchio stabile preesistente è stata realizzata la ristrutturazione per ricavare i reparti di produzione, confezionamento e stoccaggio. E non manca l’Academy aziendale per il training ai clienti.

I punti di forza della Torrcaffè di Alberto Nironi: qualità e unicità del caffè, tostato con legna dell’Appennino

La Torrcaffè produce caffè tostato e lo confeziona macinato, in barattoli e cialde per uso domestico o in sacchi per l’utilizzo in ambito horeca, seguendo scelte che ne hanno distinto l’offerta sul mercato. «Siamo tra i pochissimi a proporre una sola miscela di caffè ottenuta selezionando produzioni che arrivano da America centrale, Sudamerica e India. È un’operazione che non ammette errori perché, con un solo prodotto, non abbiamo altre carte da giocare per la conquista del cliente.”

Chi parla è Alberto Nironi, il fondatore della Torrcaffè che nel 2009 decise di mettere a frutto l’esperienza di vent’anni di lavoro nel settore e, sulla scia del padre che commerciava
caffè negli anni Sessanta, scelse di sviluppare il proprio progetto imprenditoriale, con il supporto del fratello Carlo, del figlio Luca e di altri trenta preziosi collaboratori.

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La sede della Torrcaffè a Montechiarugolo (Parma): Sulla palazzina degli uffici i panelli fotovoltaici, dietro c’è il nuovo stabilimento con le tostatrici a legna

«Il nostro caffè ha un’altra peculiarità – aggiunge Nironi con la Gazzetta di Parma -. È tostato a legna per consentire al calore di cuocere il chicco in modo uniforme e in profondità. È una fase delicata che risente di tanti fattori e ha bisogno di grande maestria ma che conferisce al prodotto un carattere unico. Lo facciamo in modo sostenibile, utilizzando quercia nera e faggio bianco provenienti dal nostro Appennino e solo da filiera controllata».

Sul fronte della sostenibilità aggiunge il fondatore della Torrcaffè alla Gazzetta di Parma: “Oltre ad aver dotato la sede di impianto fotovoltaico e solare termico, abbiamo studiato confezioni riciclabili e una linea dedicata al caffè biologico.

Poi cerchiamo di sensibilizzare i nostri clienti horeca proponendo un sistema di depurazione dell’acqua, materia prima fondamentale per un ottimo caffè, che consente di evitare sprechi che possono arrivano a 80 litri al giorno e fa ottenere un risultato finale perfetto. È sempre l’alta qualità la nostra vocazione principale e l’impegno prioritario nei confronti di chi acquista il nostro caffè».

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La pagina dell’Economia della Gazzetta di Parma con l’articolo ddicato alla Torrcaffè di Alberto Nironi
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