lunedì 23 Dicembre 2024
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In giro per Torino tra i locali storici più sfarzosi d’Europa, come a Parigi

Il motivo di così tanti caffè è da ricercare nel fatto che Torino è stata per secoli la piccola capitale di un piccolo Stato, quello sabaudo, ossia una Città-salotto di uno Stato-salotto, raccolto, orgoglioso della sua storia e delle sue caratteristiche piemontesi, dove il senso di appartenenza era innato in ogni strato della società, persino nelle classi più popolari

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TORINO – Il capoluogo del Piemonte conserva molto del suo passato nei suoi locali storici, famosi per la loro atmosfera regale, che si abbina perfettamente con l’eleganza della città. Tra portici e viali, si nascondono dei luoghi particolari che raccontano molto anche solo con il loro classico design. Al punto da esser più che caffetterie, ma delle mete da aggiungere in un itinerario turistico. Vediamole assieme dal sito zetatielle.com.

Torino, la Parigi italiana

Effettivamente, a Torino c’è una concentrazione molto alta di caffè storici, ossia con almeno più di un secolo di storia, alcuni dei quali famosi in tutto il continente per alcune particolarità storiche eccezionali che vedremo.

Il caffè, uno stile di vita

Il motivo di così tanti caffè è da ricercare nel fatto che Torino è stata per secoli la piccola capitale di un piccolo Stato, quello sabaudo, ossia una Città-salotto di uno Stato-salotto, raccolto, orgoglioso della sua storia e delle sue caratteristiche piemontesi, dove il senso di appartenenza era innato in ogni strato della società, persino nelle classi più popolari, e dove per questo, tutti frequentavano i caffè, luoghi di svago, ma anche di cultura.

Praticamente, la frequentazione di un caffè era uno stile di vita, un modo di essere e di partecipazione alla stessa vita della città

Ai tavoli, mentre si degustava un buon caffè, si incontravano coppie di innamorati, si sussurravano parole dolci di corteggiamento, si tessevano storie clandestine, si diffondevano pettegolezzi e malignità. E naturalmente non solo questo.

Nei caffè storici di Torino ci si scambiava idee e pensieri, tanto è vero che in alcuni di essi si sono forgiati e alimentati fermenti rivoluzionari e risorgimentali, si sono confrontate idee politiche, si sono dibattuti pensieri filosofici, si sono scritte trame di romanzi che sono diventati dei capolavori della letteratura italiana.

E per nostra fortuna, molti di questi storici caffè di Torino sono ancora aperti e visitabili ai giorni nostri

Locali che sono autentiche perle di rara bellezza, con arredi barocchi e boiserie intagliate a mano, con specchiere dalle cornici dorate e soffitti splendidamente decorati con stucchi ed affreschi, spesso realizzati dagli stessi artisti che operavano alla corte dei duchi e delle famiglie aristocratiche della città.

Torino, la capitale italiana dei caffè storici

Vediamo allora di fare un viaggio alla scoperta di sei caffè storici di Torino che bisogna assolutamente visitare se siete di passaggio a Torino, partendo dal più antico, e passando poi per gli altri, che sono anch’essi parte della storia della città e dell’Italia.

Foto da MuesoTorino.it

Prima tappa al Caffè Confetteria Al Bicerin, storico caffè situato di fronte al Santuario della Consolata, nonché il più antico di Torino, dove appunto si ritiene sia nato il “Bicerin” oltre due secoli fa, per l’esattezza nel 1763.

Per la cronaca, il “Bicerin” è una storica bevanda torinese composta da caffè, cioccolata e crema di latte, e di cui era ghiotto Camillo Benso Conte di Cavour.

Qui, al Caffè Confetteria Al Bicerin potrete sedere nel posto che era solito del Conte, ora ricordato da una targhetta e da un suo ritratto sulla parete.

Piazza San Carlo

Il Caffè San Carlo

Per la seconda tappa, spostiamoci in centro, al Caffè San Carlo, sotto i portici dell’omonima piazza, in uno dei caffè di più antica tradizione, nato a inizio Ottocento.

Nelle splendide sale decorate con specchiere dorate, capitelli corinzi, e grandiosi lampadari potrete prendere un caffè ricordando che questo fu un salotto di intellettuali riformisti durante l’epoca risorgimentale, frequentato anche da Cavour, D’Azeglio e Alessandro Dumas padre.

Nel corso degli anni successivi fu invece luogo di ritrovo di una vasta clientela di politici, come Luigi Einaudi e Giovanni Giolitti.

Tra l’altro qui venne progettata dal Duca degli Abruzzi e dall’ammiraglio Cagni, la storica missione in Antartide con la nave “Stella Polare” del 1900, un vero pezzo di storia italiana che prese vita in queste sale.

caffè storici l’interno del bar san carlo di torino con delle colonne e statue …e il Toro

Poco più avanti verso la stazione ferroviaria di Porta Nuova, sempre sotto i portici di Piazza San Carlo, troviamo un altro caffè storico indimenticabile, il Caffè Torino

Nato nel 1903. Rinomato per il caffè e i pasticcini, fu molto amato dal principe Umberto I di Savoia, diventando di gran moda negli anni Cinquanta, grazie a illustri frequentatori, tra cui Einaudi, Pavese e Macario per la cultura e lo spettacolo, e De Gasperi per la politica. Ma anche per i miti del cinema che lo frequentarono, come James Stewart, Ava Gadner, e Brigitte Bardot.

Davanti alla porta d’ingresso, a terra, troviamo il “toro rampante” in lastra di ottone, un talismano torinese che, si dice, “porti fortuna” a chi lo pesta in un “posto delicato”. Una scaramanzia che tutti i torinesi conoscono, e compiono passando da quelle parti.

Caffè Mulassano, dove fu inventato il “tramezzino”

Il Caffè Mulassano

Spostiamoci ora in Piazza Castello, il centro di Torino, dove troviamo il Caffè Mulassano, un piccolo gioiello dell’architettura di epoca liberty, nato nel 1909.

Il locale conserva intatta l’atmosfera di quegli anni e malgrado abbia più di un secolo di vita, è stato il precursore di tante novità.

Fu il primo locale, a Torino, a proporre il toast quando i nuovi gestori della famiglia Demichelis-Nebiolo importano dall’America una macchina tostapane.

Alla loro conduzione si deve anche, nel 1926, l’invenzione del tramezzino, ancora oggi principale specialità della casa proposta in oltre 30 varianti, caratterizzate dall’originalità degli accostamenti.

Quando entrate al Caffè Mulassano fate attenzione alla targa sul muro: “Nel 1926, la Signora Angela Demichelis Nebiolo, inventò il “tramezzino“. Uno dei tanti primati torinesi nel mondo, purtroppo non così conosciuto.

I pettegolezzi del Fiorio

Da Piazza Castello parte, verso il Po, una delle più antiche strade torinesi, Via Po. Qui, al numero 8, troviamo il Caffè Fiorio, lo storico locale aperto nel 1780 in “Contrada di Po” (così si chiamava l’attuale Via Po ai tempi).

Sul finire del Settecento divenne, durante la Restaurazione, uno dei punti di ritrovo della nobiltà, e per le sue frequentazioni, luogo anche celebrato come “caffè dei codini”.

Si racconta che il Re Carlo Alberto (1798-1849) ogni mattina domandasse “che cosa si dice al Fiorio”, tanto erano importanti le sue frequentazioni e come potessero influire sulla vita politica dello Stato Sabaudo.

Anche Cavour era solito frequentare il Fiorio e qui fondò nel 1841 il club elitario dei “Whist”, di cui esiste l’omonima sala.

L’atmosfera è ancora quella dell’Ottocento per questo antico caffè di ineguagliabile bellezza storica, artistica e culturale.

Caffè Elena, il bar di Cesare Pavese

Concludiamo con il Caffè Elena, il quale si trova al temine di Via Po nella grandiosa Piazza Vittorio Veneto.

Affacciata sotto i portici della Piazza, questa storica e vivacissima caffetteria, molto frequentata dai torinesi, era un tempo il bar preferito dallo scrittore Cesare Pavese. Il locale conserva intatto l’arredamento dell’epoca, offrendo la stessa atmosfera tipica del primo Novecento.

Una curiosità: Sul vetro della porta d’ingresso troviamo l’insegna della storica ditta Carpano. E’ proprio in questo locale che Giuseppe Carpano perfezionò la ricetta del vermouth, il famoso elisir di vino bianco ed erbe.

L’ennesimo primato torinese di un prodotto che è poi diventato famoso e apprezzato in tutto il mondo.

Non me ne vogliate, Torino ha tanti altri caffè storici che meritano una visita, e che non sono stati da me dimenticati. Semplicemente non è possibile citarli tutti in un articolo. Servirebbe scrivere un libro.

Ma quelli di cui avete letto servono a farvi capire come Torino sia stata una città con un crocevia di storia che è passata anche dai caffè, un po’ come Parigi con il suo Caffè Procope, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo, anche se Torino, per i caffè, non ha nulla da invidiare a Parigi.

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