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mercoledì 26 Marzo 2025
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Nel capoluogo piemontese, lo storico Panificio Papale si reinventa con gli specialty coffee

L’attuale famiglia, la Papale, ha rilevato il panificio negli Anni ’70, e oggi troviamo dietro il banco la nuova generazione, rappresentata da Gisella e suo fratello Roberto, che hanno dato un twist contemporaneo al locale, ripensandone l’architettura, ampliando un po’ l’offerta ma comunque conservando con cura l’eredità degli ultimi 50 anni, così come quella di tutte le decadi che sono venute prima

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Il Panificio Papale è ben conosciuto dagli abitanti del quartiere San Salvario di Torino da più di un secolo. Ora gli spazi e l’offerta sono stati ripensati per guardare anche al futuro dai figli della nuova generazione. Una delle più interessanti innovazioni è stato il potenziamento della parte dedicata alla caffetteria, affidata alla consulenza di Alessio Simonetta. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Lavinia Martini per il portale d’informazione Cibo Today.

La storia del Panificio Papale

TORINO – C’è un forno storico che esiste da più di un secolo in zona San Salvario in città e vicino a Piazza Madama Cristina e al suo mercato. Si chiama Panificio Papale, anche se l’insegna esterna recita ancora le parole “Panificio Fratelli Ubertalle”, testimonianza della precedente gestione.

L’attuale famiglia, la Papale, ha rilevato il panificio negli Anni ’70, e oggi troviamo dietro il banco la nuova generazione, rappresentata da Gisella e suo fratello Roberto, che hanno dato un twist contemporaneo al locale, ripensandone l’architettura, ampliando un po’ l’offerta ma comunque conservando con cura l’eredità degli ultimi 50 anni, così come quella di tutte le decadi che sono venute prima.

Panificio Papale, già Fratelli Ubertalle. Il negozio del quartiere San Salvario

Il panificio realizza tutte le proposte di pane e panificati, lievitati e prodotti da forno che serve sul banco. Rosario Tota, padre di Gisella e di Roberto, ha origini pugliesi, viene da una famiglia di fornai che per generazioni ha fatto il pane a Torino. Sua moglie di origine campana, Giulietta, si occupava invece del negozio e della vendita. È proprio dal cognome di lei, Papale, che l’insegna ha preso il suo nome.

Le origini di Rosario hanno portato prodotti pugliesi sul banco, come cartellate a Natale o la torta sette sfoglie di Cerignola. Grazie a Giulietta troviamo invece le pastiere a Pasqua e altre ricette di influenza campana.

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