TORINO – Lavazza non tiene le sue fotografie nei cassetti. Ecco così l’annuncio della più importante rassegna dedicata al fotografo americano, con oltre 250 immagini, alcune mai viste prima, pronte ad essere svelate al pubblico della Venaria Reale: ‘Il mondo di Steve McCurry’ (nella FOTO una delle immagini più celebri del fotografo), realizzata da Civita mostre in collaborazione con Lavazza e SudEst57, va in scena dal primo aprile al 25 settembre 2016 in una cornice regale, l’imponente Citroniera delle Scuderie juvarriane della residenza sabauda alle porte di Torino.
L’esposizione, organizzata dal Consorzio La Venaria Reale e curata da Biba Giacchetti, porta il pubblico in viaggio con il grande fotoreporter americano, testimone dei principali scenari di guerra della seconda metà del Novecento, narratore appassionato di culture lontane, esodi di massa, pagine drammatiche e significative della storia recente. Una carriera premiata dai maggiori riconoscimenti internazionali, come il World Press Photo, il ‘Nobel della fotografia’ ottenuto più volte da McCurry.
La mostra presentata a Venaria, nell’allestimento di Peter Bottazzi, racchiude molti scatti celebri, come il ritratto della ragazza afghana incontrata in un campo profughi di Peshawar, pubblicato in copertina da National Geographic nell’85, ma anche immagini inedite.
Incuriosisce perfino i più appassionati la sezione dedicata all’Afghanistan che McCurry, maestro assoluto del colore, scattò in bianco e nero dopo aver varcato il confine con i mujaheddin che combattevano contro l’invasione sovietica. Era solo il primo di una lunga serie di reportage che avrebbero portato il fotografo in India, meta di innumerevoli spedizioni, nel sudest asiatico, in Africa, a Cuba e in Brasile.
Che si trovasse in una località remota del Pakistan o nelle amate città italiane, ritratte con occhio quasi ‘cinematografico’, il cuore di tutta l’opera di McCurry è sempre l’umanità, presente o evocata, interpretata con intensità non comune. E’ il caso dei 40 scatti dedicati ai produttori di caffè, fotografati al lavoro o nei villaggi, durante l’esperienza decennale di fianco a Lavazza per il progetto ‘Tierra!’, intrapreso dal gruppo industriale italiano per lo sviluppo sostenibile delle comunità locali nei paesi produttori.
Con l’azienda torinese il fotografo ha intrecciato un legame creativo e professionale che si è concretizzato con una mostra “From these hands”, un volume omonimo edito da Phaidon, e soprattutto con il calendario sugli ‘Earth Defenders’ nel 2015.
“Questa rassegna è un passo importante nell’ambito dell’impegno di Lavazza a sostegno della cultura – spiega Francesca Lavazza, board member del gruppo – Essere ancora una volta di fianco a Steve McCurry, ed esserlo su questo territorio, ribadendo il rapporto di amicizia con l’artista e il legame della nostra azienda con i luoghi in cui è nata 120 anni fa, è ulteriore motivo di soddisfazione”.
E a conferma del ruolo della società italiana nel panorama culturale internazionale, da New York arriva anche la notizia della nomina di Francesca Lavazza nel Board of Trustees della Fondazione Solomon R. Guggenheim: “Per l’impegno verso il programma del Guggenheim e la passione dimostrata per l’arte e per la fotografia”, scrive in una nota il Board of trustees della prestigiosa fondazione d’arte americana.