I laboratori di produzione gastronomica dei caffè storici di Torino sono luoghi generalmente trascurati dall’interesse del pubblico ma essenziali per il funzionamento dei locali più famosi della città. Questo è il caso di Caffè Baratti & Milano che può vantare un vero e proprio labirinto gastronomico con impastatrici, forni e abbattitori. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Mariachiara Montera per il portale d’informazione Linkiesta.
I laboratori gastronomici dei locali di Torino
TORINO – Quando camminiamo a spasso tra le città, soprattutto da turisti, il nostro sguardo è attratto dalle insegne dei negozi, dalle ceramiche in vetrina, dai balconi decorati: ci fermiamo su quello che abbiamo davanti, o in alto, e se abbiamo tempo, e desiderio, oltrepassiamo le porte dei locali e dei bar per osservare meglio. Ma se quello che vediamo, beviamo e mangiamo nascesse in un posto a cui non abbiamo accesso? E che, a volte, nemmeno immaginiamo? Nasce da questo spunto un’insolita esplorazione: quella dei laboratori che tengono in piedi i caffè storici di Torino. Una dimensione che nessuno vede, ma che brulica di vita.
Non basta avere dei lampadari di cristallo perché un caffè venga definito storico, anche se aiuta: per rientrare in questa categoria, i locali devono avere almeno settant’anni di vita, essere stati luogo di eventi sociali o culturali, custodire parte degli arredi originari ed essere aperti al pubblico. Torino conta una decina di caffè di grande rilevanza storica: se la città ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione dell’identità nazionale, siamo certi che molte basi siano state gettate tra un caffè, un tramezzino e un bicerin.