TORINO – Dopo il processo, il reinserimento. Senza uscire mai dal Tribunale. Si resta dentro il Palazzo di Giustizia. Una nuova opportunità per i detenuti del carcere Lorusso e Cutugno. Che non sono più solo dei carcerati: sono detenuti baristi.
Detenuti baristi? Si trovano al Palazzo di Giustizia
Arriva dall’accordo firmato tra la sindaca Chiara Appendino e i vertici della Corte d’Appello e della Procura generale. Il progetto riguarda la gestione del bar che era finito al centro di un’inchiesta penale la primavera scorsa. Da allora era rimasto chiuso.
Il Comune di Torino è proprietario del locale
Entro la primavera prossima si vorrebbe riaprirlo. La gestione però cambierà. Sarà affidata a una cooperativa che si avvale dell’impiego di detenuti ed ex detenuti. in un programma di reinserimento sociale.
Il bando verrà messo a punto prossimamente. La concessione durerà sei anni. “Questa non è propaganda”, ha detto il presidente della Corte d’Appello di Torino, Arturo Soprano.
Il bar di detenuti baristi è un progetto coraggioso
“Da un lato fornisce un servizio di ristorazione a chi, quotidianamente, lavora in Tribunale. E dall’altro permette il reinserimento di chi ha avuto problemi con la giustizia. Creando rapporti positivi con istituzioni e società civile”.
Una sfida importante, anche secondo la sindaca Chiara Appendino. Questa poi aggiunge: “fare qui un servizio di reinserimento e accompagnamento di detenuti ed ex detenuti ha un forte valore simbolico”.