domenica 22 Dicembre 2024
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A Tokyo c’è una libreria dove si paga per entrare (ma il caffè è gratis)

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TOKYO – Arriva da Tokyo un nuovo format “ibrido” che riallaccia in modo un po’ diverso il connubio già collaudato tra lettura e caffè: nel quartiere di Roppongi, nel cuore della capitale nipponica, ha infatti aperto i battenti Bunkitsu, un esercizio che è una via di mezzo tra una libreria e una biblioteca, che offre il caffè gratis a tutti i suoi frequentatori.

Un luogo che si è imposto all’attenzione degli appassionati di libri, ma anche di quelli del design, visto il gusto degli allestimenti.

Come funziona

Nell’ampia entrata in legno e in vetro si possono consultare liberamente 90 riviste. Ma per accedere al piano superiore bisogna pagare 1.500 yen, circa 12 euro: qui si trovano 30 mila libri, salette di lettura dove si può anche lavorare in gruppo, e una caffetteria dove leggere e rifornirsi gratuitamente di tè o caffè. E acquistare anche qualcosa da mangiare.

Tutti i libri sono in vendita e di ognuno esiste soltanto una copia. La selezione è fatta dal personale della libreria. Che dichiara di non inseguire i titoli del momento, ma proporre volumi originali, poco conosciuti o difficili da trovare. Per questo, spiegano i curatori di Bunkitsu, la libreria è immaginata come un luogo dove aggirarsi e lasciarsi sorprendere da un libro o da un interesse inaspettato.

La disposizione atipica invita alla scoperta

L’idea si riflette anche nella disposizione atipica dei libri sugli scaffali e sui tavoli, che è tematica ma non convenzionale. Si possono trovare fumetti, romanzi e biografie che parlano dello stesso argomento, o addirittura radunati insieme perché hanno la copertina dello stesso colore.

«Se stai cercando un libro preciso», spiega Hikaru Yoshino, che si occupa delle relazioni pubbliche, «è difficile trovarlo rapidamente. Ma scoprire un nuovo libro è un incontro che capita una volta nella vita: vogliamo che quella sorpresa faccia tornare sempre i lettori».

Una risposta alla crisi delle librerie

Molti finiscono per comprarsi qualcosa, un po’ come quando si va in viaggio o in un bel museo per portarsi a casa un ricordo, e gli stessi curatori hanno immaginato la libreria, anche nell’arredamento, come una galleria d’arte dei libri.

Per ora, il modello economico di Bunkitsu funziona, anche per la tariffa considerata ragionevole (pari a tre volte un caffè, per esempio), e potrebbe essere una risposta alla crisi delle librerie particolarmente forte in Giappone.

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