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giovedì 21 Novembre 2024
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Tisane e infusi: ecco 10 curiosità sulla camomilla Bonomelli

I ritmi frenetici della vita quotidiana, associati a uno stile di vita poco salutare, sono tra le principali cause dei problemi a carico dell’apparato digestivo. Tra i consigli più noti e utili per avere degli effetti benefici, rientrano: mangiare frutta e verdura di stagione, masticare lentamente, seguire un’alimentazione ricca di fibre e assumere bevande calde naturali, dalle tisane alle bevande casalinghe come acqua e buccia di limone. Ma un altro rimedio naturale in tazza, che piace sempre di più, sono proprio le tisane alle erbe (per esempio con menta, coriandolo e genziana), arricchite dallo zenzero. Una spezia orientale, quest’ultima, in grado di stimolare la digestione e, nel caso di pasti abbondanti e pesanti, di attenuare la nausea

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MILANO – Ricchissime di proprietà benefiche, camomille, tisane e infusi sono alleati naturali del benessere psico-fisico, soprattutto se abbinati a movimento e dieta sana. Lo sa bene Bonomelli, brand iconico presente in tutte le case degli italiani, che investe da sempre nella qualità e nella ricerca di prodotti all’avanguardia (non solo camomilla, ma anche tisane e infusi), capaci di conciliare piacere e funzionalità.

Ma qual è il segreto del successo della camomilla Bonomelli? E quale la differenza tra tisane e infusi? Conosciamo davvero tutti le proprietà, i benefici e gli utilizzi di queste bevande? Come beneficiare al massimo delle caratteristiche di questi prodotti? Ecco 10 cose da sapere, tra curiosità (su brand e prodotti) e consigli della dottoressa Martina Donegani, esperta nutrizionista.

Cinque curiosità su Camomilla&Co e sul brand Bonomelli

La camomilla è una bevanda solo per adulti e anziani? Fake news

Ideale tanto per gli adulti e gli anziani quanto per i più piccoli, la camomilla piace sempre di più anche ai giovani, che in particolare negli ultimi due anni la consumano con maggiore frequenza. Secondo l’indagine commissionata da Bonomelli ad AstraRicerche, infatti, quasi il 70% del campione intervistato che dichiara di assumerla di più è compreso nelle fasce di età che vanno dai 25 ai 44 anni. Con i più giovani (25-34enni) che indicano come prima motivazione di scelta della camomilla la piacevolezza, oltre a relax, a dimostrazione che questa bevanda è ormai sempre più espressione del binomio piacere e salute.

Si conosce davvero la differenza tra tisane e infusi?

Spesso nel linguaggio comune si tende a confondere una tisana con un infuso, in quanto bevande simili. Eppure, le differenze ci sono e riguardano sostanzialmente ingredienti e caratteristiche. Meglio allora partire dalle basi e anche da una ‘definizione scomposta’ del concetto stesso di “ti-sana”.

Tutto ciò che si infonde in acqua per ottenere una bevanda è un infuso, dal tè alle singole erbe officinali, fino alle miscele più complesse con frutta e spezie. Anche le tisane perciò sono infusi, ma con una caratteristica in più: la funzionalità benefica. Per la loro ricettazione vengono, infatti, utilizzate erbe officinali, da sempre impiegate nella medicina tradizionale e a cui vengono riconosciute specifiche proprietà funzionali, come quelle depurative, digestive e rilassanti. Gli infusi sono invece studiati principalmente per i sapori particolari e deliziosi, senza comunque perdere la connotazione di prodotti naturali e sani.

Le 5 regole per preparare e degustare al meglio tisane e infusi

Per preparare sapientemente una tisana o un infuso è bene seguire attentamente alcune regole per poter beneficiare al meglio delle loro proprietà senza rinunciare al gusto:

  • l’acqua deve essere di buona qualità. Scegliere dunque acqua corrente (a patto che non sia troppo calcarea o trattata altrimenti può alterare gusto e colore) o, in alternativa, acqua naturale in bottiglia;
  • evitare il contatto diretto con il filtro quando si versa l’acqua nella tazza. Ciò per evitare che il filtro si gonfi e di conseguenza fatichi a infondere;
  • coprire la tazza o il recipiente per l’infusione con un piattino o un coperchio. Tale accortezza permette di evitare che gli oli essenziali, per loro natura volatili, si allontanino insieme ai vapori dell’infuso e vadano quindi persi;
  • rispettare i tempi di infusione previsti per ogni specifico prodotto. Ciò per non alterarne i sapori e/o le proprietà;
  • per poter cogliere tutti i diversi sapori di un infuso è importante tenerlo in bocca un momento in più e, se possibile, muoverlo dolcemente. Questo permetterà di farlo entrare in contatto con un maggior numero di papille gustative e quindi cogliere al meglio ogni sfumatura di sapore.

Qual è il segreto del successo della Camomilla Bonomelli?

La salvaguardia del fiore di camomilla ha spinto gli ingegneri Bonomelli a progettare le esclusive “pettinatrici”: macchinari unici, protetti da segreto industriale, in grado di raccogliere solo i fiori integri per preservarne il capolino (il piccolo capo del fiore), ricco di oli essenziali. La valorizzazione del prodotto per Bonomelli passa dunque da una raccolta lenta, effettuata nel cosiddetto periodo “balsamico”, quando l’olio essenziale contenuto nel capolino è al suo massimo vigore. Ciò conferisce una maggior resistenza allo stress durante la raccolta e la successiva lavorazione e dona alla camomilla le caratteristiche note sensoriali che la contraddistinguono. Tradizionalmente confezionata a mano, dal 2020 la camomilla Bonomelli viene confezionata con una macchina prototipo, unica nel suo genere, in grado di lavorare per caduta del prodotto, senza circuiti ad aria compressa (che sbriciolerebbero i fiori).

La ricetta unica della Camomilla Bonomelli passa da un capolino più grande

Dall’esperienza centenaria dei ricercatori Bonomelli è stato individuato, grazie ad una selezione naturale, un seme dal quale si ottiene un fiore di camomilla (varietà tetraploide) dalle specificità sensoriali uniche e più ricco di oli essenziali. Ciò perché la varietà selezionata da Bonomelli, in collaborazione con enti di ricerca all’avanguardia, è dotata di un capolino (il piccolo capo del fiore) più grande rispetto alla comune camomilla che consente di raccogliere maggior quantità di olio essenziale, contenente flavonoidi come l’apigenina, che contribuiscono alle proprietà rilassanti della camomilla.

Cinque consigli su come gustare Camomilla&Co e beneficiarne al meglio di Martina Donegani, esperta nutrizionista

Bollente fa male?

Con l’arrivo dell’autunno e della stagione invernale, per molti una bevanda bollente è la migliore soluzione per contrastare il freddo e ritrovare il senso di calore e appagamento. Invece, assumere le bevande troppo calde è rischioso.

Studi scientifici dimostrano, infatti, che consumarle regolarmente a una temperatura superiore a 60-65 °C espone a rischio l’organismo, soprattutto l’esofago. Meglio quindi lasciarle raffreddare un po’. Del resto, gustare con calma una buona tazza di camomilla, tisana o infuso, oltre a proteggere lo stomaco e le vie aeree e digestive superiori, aiuta anche a ritrovare equilibrio e relax.

Voglia di dolce dopo cena? Lo stratagemma per coccolarsi senza sentirsi in colpa

La voglia di dolce dopo cena è un desiderio comune. In pochi sanno resistere all’idea di concedersi “un dessert” sul divano, anche come ricompensa dopo una lunga giornata di lavoro. Lo stratagemma che mette tutti d’accordo, evitando poi i sensi di colpa, è quello di gustare una camomilla, una tisana o un infuso caldi (preferibilmente senza zucchero) in abbinamento ad un quadratino di cioccolato (7 grammi), non obbligatoriamente fondente. Un trucchetto quindi per conciliare benessere e soddisfazione, senza perdere il buonumore.

Idratarsi è importante, meglio con gusto

Per l’organismo, il fabbisogno di acqua riveste un ruolo importantissimo, seppur variabile da individuo a individuo e a seconda dei diversi stili di vita. Che sia estate o inverno, bere quindi 1,5-2 litri di acqua ogni giorno, prima di sentire lo stimolo della sete, serve a garantire la traspirazione continua e il ricambio idrico giornaliero. Ma come assicurare una corretta idratazione quotidiana senza limitarsi a bere solo acqua? Idratandosi con gusto: tisane e infusi non zuccherati vanno benissimo e hanno un altissimo potere idratante.

Piccoli trucchi per aiutare la digestione

I ritmi frenetici della vita quotidiana, associati a uno stile di vita poco salutare, sono tra le principali cause dei problemi a carico dell’apparato digestivo. Tra i consigli più noti e utili per avere degli effetti benefici, rientrano: mangiare frutta e verdura di stagione, masticare lentamente, seguire un’alimentazione ricca di fibre e assumere bevande calde naturali, dalle tisane alle bevande casalinghe come acqua e buccia di limone.

Ma un altro rimedio naturale in tazza, che piace sempre di più, sono proprio le tisane alle erbe (per esempio con menta, coriandolo e genziana), arricchite dallo zenzero. Una spezia orientale, quest’ultima, in grado di stimolare la digestione e, nel caso di pasti abbondanti e pesanti, di attenuare la nausea.

Gli infusi a base di frutta secca hanno zero calorie

La ricerca di sapori appaganti non sempre si concilia con l’apporto contenuto di calorie. Pensiamo, per esempio, alla frutta secca: un’eccellente fonte di proteine, minerali, fibre e altri nutrienti da consumare però con parsimonia per limitarne il contenuto lipidico e calorico.

Esistono tuttavia in commercio degli infusi che, pur mixando frutta secca (come mandorle, pistacchi e nocciole) a comfort food (come il cioccolato o il caramello), hanno zero calorie. Si tratta di miscele speciali che combinano gusto, principi nutritivi e naturalità, rendendoli buone alleate nella lotta contro i chili di troppo.

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