mercoledì 26 Febbraio 2025
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Tirreno C.T. vetrina per il gelato che vale in Italia un volume d’affari di quasi 5mld l’anno con 39.000 locali e 90.000 addetti

Gelato sì, ma made in Italy. Il 62,1% degli intervistati di AstraRicerche, per riconoscere un gelato come italiano, ritiene fondamentale che sia prodotto secondo ricette tradizionali, mentre il 32,6% privilegia un prodotto industriale di un’azienda italiana o realizzato in Italia (31,6%)

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CARRARA (Massa Carrara) – Gelato made in Italy, una vera passione. Lo dicono i dati sul consumo in Italia, ma anche di quello all’estero. Lo conferma Tirreno C.T., chiusa mercoledì 26 con 56.000 visitatori, dove come ogni anno la presenza di mastri gelatai e di produttori di macchine per la lavorazione è sempre di alto livello.

La kermesse si è conclusa il 26 febbraio a Carrarafiere dove la presenza dell’Associazione italiana gelatieri e della Federazione internazionale pasticceria gelateria e cioccolateria con le loro sfide per la Coppa di Gelateria dimostrano l’importanza che la manifestazione riveste a livello nazionale.

Il gelato artigianale si conferma un’eccellenza del made in Italy e un pilastro dei consumi alimentari fuori casa. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi Fipe-Confcommercio, il settore genera soltanto in Italia un volume d’affari di quasi 5 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 39mila esercizi tra gelaterie, bar-gelaterie e gelaterie-pasticcerie, con più di 90mila addetti.

Destagionalizzazione e problemi a reperire personale. Tra i problemi del settore quello del reclutamento di personale. Il gelato ha la tendenza alla destagionalizzazione con il 40% delle gelaterie che apre tutto l’anno, mentre oltre il 90% ha una stagionalità assai lunga che dura almeno otto mesi.

Una vera leccornia anche all’estero. Una recente indagine di AstraRicerche ha messo in evidenza che oltre il 63,5% degli stranieri sono “ice cream lovers” e mangiano gelato anche d’inverno, soprattutto nei Paesi più freddi.

Il piacere del gelato nasce in Italia tanto che il 54% dei turisti, dopo averlo assaggiato nel nostro Paese, ricercano lo stesso piacere e la stessa qualità anche nelle loro città d’origine. All’estero durante la bella stagione, il 59,3% lo consuma con frequenza settimanale mentre il 29,5% lo consuma 3 o più volte. E il consumo va di pari passo in casa o fuori per il 45,4% mentre il 43,8% lo associa a momenti con amici e persone care.

Gelato sì, ma made in Italy. Il 62,1% degli intervistati di AstraRicerche, per riconoscere un gelato come italiano, ritiene fondamentale che sia prodotto secondo ricette tradizionali, mentre il 32,6% privilegia un prodotto di un’azienda italiana o realizzato in Italia (31,6%).

Il 76,6% degli intervistati sceglie il gelato italiano per il suo sapore unico, seguito dalla cremosità e consistenza vellutata (75,2%), dall’alta qualità delle materie prime (67,3%) e in quanto prodotto simbolo del Made in Italy (63,5%).

I numeri del gelato confezionato in Italia e all’estero La produzione di gelati confezionati in Italia nel 2023 ha riguardato un volume di 168.170 tonnellate per un valore di quasi 1,9 miliardi di euro (1.864 milioni di euro) con un consumo pro-capite di 2,14 kg. (dati Unione Italiana Food). Nel periodo gennaio-settembre 2024 le vendite in Italia si sono attestate sui 3,3 miliardi di porzioni con una sostanziale tenuta rispetto al 2023 (dati Unione Italiana Food e Circana). L’Italia è prima in Europa per produzione di gelati industriali per valore e al terzo posto in volume, dopo Germania e Francia (Eurostat).

L’export del comparto ha raggiunto nel 2023 un volume di 80.400 tonnellate per un valore di 345 milioni di euro (Unione Italiana Food su dati Istat). L’Europa copre circa il 75% dei volumi e valori delle esportazioni (60.537 tonnellate e 257,3 milioni di euro). In generale, le destinazioni maggiori sono state Usa e Germania, entrambe con quote attorno ai 43 milioni di euro.

E c’è stata anche una giornata dedicata agli alunni diversamente abili: “Insieme a Voi con un sorriso”. Pranzo elaborato e servito dai ragazzi delle scuole alberghiere della Toscana. Ai ragazzi speciali è dedicato il concorso Specialmente Cocktails della Fib che dedica tutta la giornata ai ragazzi speciali con aperitivo, servizio di sala e bar a loro affidato.

La Federazione internazionale pasticceria gelateria e cioccolateria è terminata con la proclamazione del concorrente che parteciperà al The World Trophy of Professional Tiramisù 2025 che si terrà a Roma l’8 novembre 2025.

Sono stati anche decretati i Migliori Locali Fipgc. Inoltre proclamazione dei vincitori di Miglior Coppa gelato d’Italia, Miglior Pralina d’Italia, Miglior Uova di Pasqua Decorato e Premiazione dei locali Top Quality.

Saranno presentate le nuove Equipe Eccellenze Italiane Fipgc 2025. Il Ristorante dei Saperi Sapori e Conoscenze sarà aperto al pubblico con i menù proposti da importanti chef regionali oltre che dall’Istituto Alberghiero di Massa e a operare saranno i ragazzi diversamente abili “Insieme a voi con un Sorriso”.

Balnearia si conferma punto di riferimento per le categorie sindacali delle imprese balneari. Ieri doppio appuntamento con il direttivo di CNA Balneari e nel pomeriggio l’incontro di Confartigianato Imprese Demaniali sul futuro della filiera balneare italiana.

Il 25 febbraio invece, presso la sala Canova si è svolta l’assemblea di Fiba Confesercenti dove si è ribadita l’importanza del decreto attuativo tanto atteso per conoscere se e come verranno riconosciuti gli indennizzi ai concessionari uscenti.

 

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