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sabato 02 Novembre 2024
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L’ANALISI – Tè? No grazie, siamo russi. A Mosca è sempre più “caffè – mania”

Un mercato che solo nella Capitale vale 2 mld di dollari. La catena Shokoladnitsa – che si ispira all’Italia – detiene il 40% del mercato

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È sempre più “caffe-mania” in Russia. Si sta infatti consolidando negli ultimi anni questa piccola rivoluzione culturale, che sta trasformando un paese storicamente amante del the in una nazione consumatrice assidua di caffè.

Secondo un documento diffuso dalla sede russa dello United States Department of Agricolture (Usda), negli ultimi 20 anni il numero di caffè in Russia è aumentato esponenzialmente generando un mercato che, solo nella capitale e nei suoi sobborghi, vale qualcosa come 2 miliardi di dollari all’anno.

Le catene di caffetterie e bar nel paese hanno registrato nel 2013 una crescita del 47 per cento, con vendite che raggiungono i 34 miliardi di rubli (620 mln di dollari), mentre il numero di punti vendita è cresciuto del 17 per cento superando quota 1.700. Sempre nel 2013, il 18,1 per cento dei russi è entrato in un caffè e attualmente nel paese ci sono circa 5.200 bar, soprattutto a Mosca (670) e San Pietroburgo (470).

Ma a farla da padrone sono le grandi catene, come Shokoladnitsa (che detiene il 40 per cento del mercato), Coffee House (23,6), Coffeeshop Company (12,5), Starbucks (6,7), McCafé (2,4) e Costa Coffee (2,2), che hanno in totale circa il 90 per cento del mercato russo.

“Shokoladnitsa – rileva l’Usda – è più simile a un tipico caffè italiano, con un interno accogliente, mentre Coffee House è più stile americano, con arredamento arioso e casual. Di conseguenza, la clientela è diversa: Coffee House è preferita dai consumatori under 30 mentre Shokoladnitsa è favorita da un pubblico più adulto”.

Secondo l’analisi del dipartimento Usa, la domanda globale di caffè crescerà del 3,6 per cento il prossimo anno, con espansioni in Cina, in Indonesia e Stati Uniti. I prezzi della qualità Arabica, quella più usata da Starbucks, nel 2014 sono cresciuti del 54 per cento e sono con ogni probabilità destinati a salire ulteriormente.

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