domenica 22 Dicembre 2024
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Tetra Pak pubblica il 25° report di sostenibilità: -20% delle emissioni di gas serra nella catena del valore dal 2019

Paolo Maggi, presidente e managing director Tetra Pak South Europe: “L’industria delle tecnologie e del packaging alimentare svolge un ruolo chiave nella creazione di sistemi alimentari più efficienti, resilienti e sostenibili. Grazie alla nostra posizione nel settore agroalimentare possiamo offrire un importante contributo, che si realizza in azioni concrete trasversali alle nostre operazioni e alla più ampia catena del valore. Per favorire un cambiamento efficace, riteniamo, infatti, che sia fondamentale avviare anche sforzi collaborativi a livello di sistema, coinvolgendo tutti gli stakeholder per creare sinergie strategiche. Le numerose partnership in corso e i risultati conseguiti testimoniamo il valore aggiunto di questo approccio e ci spronano a fare ancora di più per realizzare soluzioni sempre più sostenibili, supportando la transizione verso un’economia circolare”

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RUBIERA (Reggio Emilia) – Tetra Pak, azienda leader nelle soluzioni per il trattamento e il confezionamento alimentare, ha rilasciato il 25° report di sostenibilità[1], che traccia i progressi compiuti dall’azienda nell’ambito del suo programma di sostenibilità. Il report si concentra su cinque aree interdipendenti: sistemi alimentari, circolarità, clima, ambiente e sostenibilità sociale ed evidenzia una riduzione del 20% delle emissioni di gas serra nella catena del valore[2] e del 47% nelle proprie attività dal 2019.

Tetra Pak rilascia il 25° report di sostenibilità

Questi risultati mostrano come Tetra Pak sia sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di emissioni zero per le proprie attività entro il 2030[3] e conferma l’ambizione, a lungo termine, di collaborare con fornitori, clienti e stakeholder per giungere al medesimo traguardo lungo tutta la catena del valore entro il 2050[4].

In questo contesto, un altro importante traguardo è stato il lancio di un cartone asettico per bevande con una barriera a base carta, che riduce la propria impronta ambientale di un terzo (33%)[5] e permette all’azienda di fare un passo avanti nella realizzazione di un packaging alimentare ancora più sostenibile[6].

Si tratta di un risultato importante, reso possibile da un investimento di 100 milioni di euro su scala globale nella ricerca e sviluppo in ambito packaging nel 2023, un investimento previsto su base annua anche per i prossimi 5-10 anni.

Il Rapporto di sostenibilità di Tetra Pak per l’anno fiscale 2023 evidenzia anche ulteriori successi dell’azienda nell’ultimo anno. In particolare, Tetra Pak ha ottenuto un riconoscimento per la sua leadership in materia di trasparenza aziendale e di performance per l’ottavo anno consecutivo, guadagnandosi l’inserimento all’interno della A List di CDP per la categoria Forests e ricevendo una A anche in termini di Water Security, nonostante fosse il primo anno di rendicontazione in quest’area.

L’impegno dell’azienda si è tradotto, inoltre, in diverse iniziative per la tutela degli alimenti, delle persone e del pianeta. Più in dettaglio, puntando sull’espansione dei programmi di alimentazione nelle scuole, Tetra Pak ha contribuito a far sì che 64 milioni di bambini in 49 Paesi avessero accesso al latte e ad altre bevande nutrienti; allo stesso tempo, si è adoperata per implementare attivamente i Principi Guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, ma anche nel favorire il processo di riciclo dei cartoni per bevande.

A questo riguardo, i numeri sono particolarmente positivi: la quantità di confezioni di cartone raccolte e inviate al riciclo in tutto il mondo[7] è aumentata del 7% rispetto al 2022, mentre il volume di PolyAl[8] inviato al riciclo è aumentato del 14%.

Per accelerare i progressi in questo campo, Tetra Pak investe circa 40 milioni di euro all’anno in programmi di riciclo su scala globale, costruendo anche collaborazioni strategiche con numerosi partner industriali e non solo, in un’ottica di economia circolare. In Italia, degne di nota sono quelle avviate con Lucart, Cartiere Saci, Ecoplasteam ed Ecorevive, che puntano a dare una seconda vita ai materiali che compongono i cartoni per bevande, trasformandoli sempre più spesso in una materia prima seconda di grande valore per la produzione di nuovi prodotti.

Ne sono un esempio i pallet a base di PolyAl progettati da CPR System per la Grande Distribuzione, ma anche la nuova piastrella per outdoor lanciata in collaborazione con Leroy Merlin e realizzata da Artemisia in TwoECO, un materiale riciclato a partire da PolyAl, insieme a una quota di segatura di legno. Di recente è stata, infine, presentata insieme a Felli una nuova soluzione per esterni, che incorpora a sua volta una percentuale di queste componenti, garantendo elevate prestazioni e versatilità.

Adolfo Orive, Presidente e ceo di Tetra Pak, commenta così: “La collaborazione nell’industria alimentare è sempre più importante per alimentare in modo sostenibile una popolazione in crescita. La nostra presenza a livello mondiale e le nostre soluzioni end-to-end ci offrono ogni giorno l’opportunità di cooperare con tutti i soggetti interessati dell’intera catena del valore, dagli agricoltori e produttori di alimenti, ai fornitori, ai decisori politici, ai consumatori e ad altri attori. Siamo consapevoli della responsabilità che deriva da questo ruolo. Continuiamo a impegnarci a fare la nostra parte per trasformare i sistemi alimentari mondiali e per garantire che siano più sicuri, resilienti e sostenibili”.

Paolo Maggi, presidente e managing director Tetra Pak South Europe: “L’industria delle tecnologie e del packaging alimentare svolge un ruolo chiave nella creazione di sistemi alimentari più efficienti, resilienti e sostenibili. Grazie alla nostra posizione nel settore agroalimentare possiamo offrire un importante contributo, che si realizza in azioni concrete trasversali alle nostre operazioni e alla più ampia catena del valore”.

Paolo Maggi aggiunge: “Per favorire un cambiamento efficace, riteniamo, infatti, che sia fondamentale avviare anche sforzi collaborativi a livello di sistema, coinvolgendo tutti gli stakeholder per creare sinergie strategiche. Le numerose partnership in corso e i risultati conseguiti testimoniamo il valore aggiunto di questo approccio e ci spronano a fare ancora di più per realizzare soluzioni sempre più sostenibili, supportando la transizione verso un’economia circolare”.

Il report completo FY2023 è disponibile qui

La scheda sintetica di Tetra Pak

Tetra Pak è un’azienda leader a livello mondiale nella lavorazione degli alimenti e nelle soluzioni di confezionamento. In collaborazione con i nostri clienti e fornitori, garantiamo ogni giorno l’accesso a cibi sicuri e nutrienti a centinaia di milioni di persone in oltre 160 Paesi.

Con oltre 24.000 dipendenti in tutto il mondo, ci impegniamo a rendere il cibo sicuro e disponibile, ovunque, e promettiamo di proteggere ciò che è buono: il cibo, le persone e il pianeta.

[1] L’esercizio finanziario 2023 (FY23) è il periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.

[2] Scope 1, 2 e 3. Lo Scope 1 comprende le emissioni dirette provenienti da fonti di proprietà o controllate. Lo scope 2 comprende le emissioni indirette derivanti dalla generazione di elettricità, vapore, riscaldamento e raffreddamento acquistati e consumati dall’azienda dichiarante. Lo Scope 3 comprende tutte le altre emissioni indirette che si verificano nella catena del valore di un’azienda.

[3] Scope 1, 2 e viaggi d’affari – rispetto al 2019.

[4] Scope 1, 2 e 3 – rispetto al 2019.

[5] Carbon Trust-verified Tetra Pak ‘Carton CO2 Calculator’ modello versione 9 (valido dal 2023-01-01): Ambito: misurazione del ciclo di vita di un cartone Tetra Brik® Aseptic 200 Slim Leaf con polimeri di origine vegetale nel rivestimento e barriera in carta rispetto a una confezione Tetra Brik Aseptic 200 Slim Leaf standard. Geografia: UE Dati di settore.

[6] L’ambizione di Tetra Pak è quella di creare confezioni alimentari sempre più sostenibili. Ciò significa creare cartoni realizzati con materiali rinnovabili o riciclati, di provenienza responsabile, che contribuiscano a proteggere e ripristinare il clima, le risorse e la biodiversità del nostro pianeta; contribuire alla produzione e alla distribuzione a basse emissioni di carbonio; essere comodi e sicuri, contribuendo così a consentire un sistema alimentare resiliente; essere completamente riciclabili.

[7] Per quanto riguarda le confezioni di cartone raccolte per il riciclaggio, utilizziamo, ove disponibili, dati ufficiali di pubblico dominio provenienti da fonti affidabili, quali agenzie governative, organizzazioni di recupero registrate, associazioni industriali nazionali, ONG, ecc.

[8] La componente non fibrosa delle confezioni di cartone è nota come polyAl, che indica gli strati di polietilene e alluminio utilizzati come barriera contro l’ossigeno e l’umidità per proteggere il contenuto alimentare nelle confezioni di cartone asettico.

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