lunedì 23 Dicembre 2024
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Tester di tè cercasi: la scienza ha bisogno di palati affinati per la ricerca

Per la sperimentazione di nuovi studi alcuni scienziati inglesi cercano tester. La ricerca vuole confermare l’effetto anticancerogene del tè verde e del pomodoro

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MILANO – Tutti sappiamo che in natura si trovano molti composti che potrebbero aiutarci a prevenire vari tipi di malattie. Tra queste anche il tanto temuto cancro. Proprio per questo, alcuni ricercatori dell’Università di Bristol e di Oxford hanno scelto di reclutare alcuni tester che possano aiutarli a verificare se davvero alcuni alimenti – come il tè verde – possano aiutare a ridurre il rischio di contrarre il cancro alla prostata.

Tester per il tè verde, contro il cancro alla prostata

Che cosa ha riportato recentemente sul The Sun. Il team di ricerca inglese ha pianificato un test per verificare le virtù anticancro del tè verde.

In caso avesse esito positivo, i medici potrebbero consigliarlo. Almeno per i pazienti che hanno maggiori probabilità di essere affetti da cancro alla prostata. L’idea quindi è quella di confermare gli studi precedenti. Secondo i quali, il tè verde è un ottimo preventivo.

Le virtù del tè verde

Cosa dice un recente studio pubblicato su Phytomedicine? Pare che il tè verde giochi un ruolo preventivo nell’insorgenza di alcuni tumori; in particolare quello alla prostata.

Il merito sarebbe di uno dei suoi costituenti principali. Ovvero l’epigallocatechina-3-gallato o Egcg. Nei modelli di colture cellulari ha dimostrato di essere in grado di diminuire la vitalità cellulare e promuovere l’apoptosi in più linee cellulari tumorali, senza alcun effetto negativo sulle cellule sane.

«Inoltre, osserviamo i modelli animali. Questi, hanno costantemente dimostrato che i polifenoli del tè verde standardizzati nell’acqua potabile ritardano lo sviluppo e la progressione del tumore alla prostata. Almeno quando somministrati ».

In più, i flavonoli del tè verde aiutano a ridurre il possibile danno al nostro Dna.

Il succo di pomodoro

Altro ottimo candidato è il succo di pomodoro.

Questo, grazie alla presenza di licopene, potrebbe aiutare a prevenire il cancro alla prostata.

Lo studio, condotto nel 2009 da alcuni scienziati cinesi

Ha concluso che «il pomodoro potrebbe svolgere un ruolo modesto nella prevenzione del cancro alla prostata.

Ulteriori ricerche sarebbero necessarie per determinare il tipo e la quantità di prodotti a base di pomodori per quanto riguarda il loro potenziale nella prevenzione del cancro alla prostata».

Un altro studio ancora, condotto nel 2015, afferma che «livelli di licopene più alti riducono significativamente il rischio di PCa (cancro alla prostata).

È interessante notare che la concentrazione di licopene circolante tra 2,17 e 85 μg / dL

Questa è stata linearmente invertita con rischio PCa mentre non vi era alcuna associazione lineare se era superiore a 85 μg / dL. In conclusione, i nostri nuovi dati dimostrano che un maggiore consumo di licopene / concentrazione circolante è associato a un minor rischio di PCa.

Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per determinare il meccanismo mediante il quale il licopene riduce il rischio di Pca e se ci sono altri fattori nei prodotti a base di pomodoro che potrebbero potenzialmente ridurre il rischio e la progressione del Pca», concludono gli scienziati.

Ecco il motivo per cui gli studiosi di Oxford vogliono approfondire l’argomento e verificare se l’assunzione di compresse di flavonoli o licopene potrebbe avere effetti benefici sia nel trattamento che nella prevenzione del cancro.

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