FIRENZE -Il seminario Tendiendo Puentes: El Cafè de El Salvador – Primo incontro con i caffè di eccellenza” si è tenuto a Firenze. Presso la sede dell’Istituto Agronomico per l’Oltremare.
Si è concluso con piena soddisfazione sia degli organizzatori che dei partecipanti. (nella fotografia a fianco da sinistra: Patrick Hoffer Presidente del Comitato Italiano Caffè; Giovanni Totino – Direttore generale Istituto Agronomico per l’Oltremare di Fierenze.
Aida Luz Santos de Escobar Ambasciatrice Republica de El Salvador. Poi Josè Luis Ri-Sausi Segretario Socio Economico Istituto Italo Latino Americano).
Tendiendo Puentes: chi ha partecipato
Il seminario è stato organizzato dall’Istituto Agronomico per l’Oltremare di Firenze, dall’Istituto Italo Latino Americano e dall’Ambasciata di El Salvador in Italia.
A Tendiendo Puentes, hanno partecipato un centinaio di persone. Gran parte delle quali appartenenti alla filiera caffeicola inclusi crudisti, torrefattori e tecnici.
Presenti ancora il Comitato Italiano Caffè, il Consejo Salvadoreño del Café; l’International Coffee Organization e la Fondazione per la biodiversità Slow Food.
Ai fini dell’organizzazione dell’evento, l’Istituto Agronomico per l’Oltremare si è avvalso del proprio Ente operativo di riferimento: l’Associazione CafèLatino.
I lavori sono stati aperti da Giovanni Totino
Il Direttore Generale dell’Istituto Agronomico per l’Oltremare ha dato il benvenuto agli ospiti. Poi ha ceduto la parola ad Aida Luz Santos de Escobar Ambasciatore di El Salvador in Italia; di seguito è intervenuto Patrick Hoffer Presidente Comitato Italiano Caffè. Dopo di lui, José Luis Rhi-Sausi. Segretario Socio-Economico dell’Istituto Italo Latino Americano.
L’Ambasciatore Santos de Escobar
Ha sottolineato l’importanza in El Salvador della coltivazione del caffè come fonte principale di impiego. Come fulcro e sostegno dell’economia salvadoregna; sottolineandone la qualità e l’eccellenza.
La Santos è stata accompagnata all’incontro da Enrico Vitali. Il Console Onorario di El Salvador a Firenze. Assieme da Maria Eulalia Jimenez Ministra Consigliera dell’Ambasciata salvadoregna.
Massimo Battaglia
Il Program officer dei “progetti-caffè” per l’Istituto Agronomico per l’Oltremare ha commentato così alla conclusione del seminario “ Tendiendo puentes: El Cafè de El Salvador”.
«Il seminario si è svolto in modo ottimale con una buonissima partecipazione di tecnici, torrefattori, referenti universitari oltre che di studenti universitari stessi.
Le torrefazioni più importanti
Illy, Lavazza e Caffè Corsini hanno espresso tutto il loro apprezzamento per la buona organizzazione e riuscita dell’evento; siamo inoltre felici di aver ricevuto il migliore supporto da parte di tutti i partecipanti fra i quali Lilian Volcan dell’International Coffee Organization che ha manifestato eccellenti apprezzamenti in merito all’iniziativa».
Benjamín Monge
Il capo promozione e marketing del Consejo Salvadoreño del Café ha approfondito la cultura del caffè di El Salvador. Spiegando le caratteristiche delle “provenienze” relative alle sei regioni del Paese; introducendone caratteristiche e peculiarità.
Infine esaminando anche l’uso che del caffè salvadoregno viene fatto nelle eccellenti miscele italiane.
Successivamente l’attenta presentazione dei relativi caffè regionali (con i corrispondenti profili in tazza) è stata affidata a Oscar Balmoris Rodríguez tecnico del Consejo stesso.
Massimo Battaglia
«Ampia soddisfazione e grande interesse – ha spiegato Massimo Battaglia. – Sono stati manifestati anche dal pubblico presente. Tanto che i dibattiti e gli interventi si sono protratti fino oltre le ore quattordici. (dalle nove e trenta, ora di inizio dei lavori che non hanno visto soste).
Il seminario ha costituito inoltre un’ottima occasione per illustrare i progetti che la Cooperazione Italiana allo Sviluppo sta portando avanti in El Salvador per svilupparne e valorizzarne i caffè tutelandone allo stesso tempo i piccoli produttori».
Notizie utili
Per El Salvador il caffè rappresenta un’attività di importanza strategica per la sostenibilità economica, sociale ed ambientale del Paese. Per garantirne la stabilità sociale e politica.
I caffè salvadoregni
El Salvador produce solamente caffè arabica e le principali varietà sono: Bourbón. Questo rappresenta il 68% dell’area totale della coltivazione di caffè nel Paese; poi Pacas. Una varietà salvadoregna proveniente da una mutazione naturale del Bourbón. Che corrisponde al 29% della coltivazione del caffè nel Paese;
Il restante 3% di produzione include Pacamara. Un ibrido salvadoregno risultante dall’incrocio delle varietà Pacas e Maragogipe. Presenta eccellenti proprietà in tazza.
Dalla ciliegia al chicco
In El Salvador le ciliegie di caffè vengono selezionate e raccolte quando hanno un colore rosso brillante per poi essere processate per via umida; la loro lavorazione. Effettuata dai “beneficiadores”.
Questa prevede una capacità giornaliera che va dai mille ai cinquemila quintali. (un quintale di ciliegie equivale a un sacco di 46 Kg di caffè verde).
Impiego
I caffè provenienti da El Salvador, date le loro caratteristiche organolettiche, possono essere utilizzati sia in miscele che “in purezza”. Inoltre, sono particolarmente apprezzati nell’espresso.
Alcuni dati
Nel 2011 in El Salvador il caffè ha rappresentato l’1,5% del Prodotto Interno Lord. Inoltre, ha costituito l’8,7% del totale delle esportazioni del paese.
Nel Paese in condizioni di normalità, il settore caffeicolo impiega centocinquantamila persone. Con un indotto che dà lavoro a circa cinquecentomila persone.
El Salvador al Wbc (World Barista Championship)
Negli ultimi anni El Salvador si è distinto nell’ambito del Wbc. Sia come “presenza” di caffè portati in gara da competitori provenienti da diverse parti del mondo, sia come competitori rappresentanti la bandiera salvadoregna
Ricordiamo Alejandro Mendez. Il campione mondiale del Wbc 2011. Assieme a William Hernandez , terzo classificato al Wbc 2013.
L’Associazione CafèLatino
Nasce per iniziativa di un gruppo di amici, torrefattori e tecnici legati al mondo del caffè.
Parte come idea nel 2009 nell’ambito del progetto Cafeiilatino. Per costituirsi ufficialmente come Associazione il 20 novembre del 2012.
CafèLatino è un’Associazione senza fini di lucro. Si propone di favorire quelle iniziative atte a valorizzare e promuovere la produzione, la conoscenza, la storia e la cultura del caffè di alta qualità.
L’associazione conta una decina di associati e collabora con soggetti del settore caffeicolo al fine di stimolare una cultura del caffè sostenibile nell’ambito di una coesione sociale e produttiva.