TRIESTE — San Marco, Tommaseo, Torinese, Specchi, Urbanis, Stella Polare, Pirona: i nomi di questi caffè storici rappresentano dei punti fissi sull’affascinante mappa intellettuale di Trieste, frequentata da James Joyce, dallo scrittore Italo Svevo, dal poeta Umberto Saba e da molti altri.
Oggi è ancora possibile visitare quegli stessi caffè storici, che per primi aprirono i battenti nel XIX secolo.
Molti caffè dell’epoca erano in stile viennese e avevano forti legami con il mondo letterario e artistico.
Questi locali storici sono diventati il punto d’incontro per intellettuali, scrittori e politici. Luoghi dove scambiare idee e stimolare la propria creatività.
I più importanti e caratteristici sono citati nelle guide turistiche e negli articoli di viaggio di blogger e giornalisti specializzati.
E sono dunque meta obbligata di qualsiasi visitatore che arrivi a Trieste, per diporto o per lavoro.
Ancora oggi romanzieri, filosofi, intellettuali, studenti e – perché no? – uomini d’affari spesso lavorano seduti nei caffè storici triestini.
Luoghi “dove si sta in pace, si legge, si scrive. Il cuore della città, un cuore forte che batte con calma” ebbe a scrivere lo scrittore Claudio Magris, parlando del Caffè San Marco.
Luoghi dove, sorseggiando il tuo ottimo caffè, finisci per sentirti inevitabilmente un po’ più raffinato.
#TEE18, il video 8 dedicato ai caffè di Trieste
https://www.facebook.com/triestespresso/videos/256357568400454/