lunedì 23 Dicembre 2024
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Tè, bevanda del benessere e anche nuova tendenza di consumo

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MILANO – Da millenni fa parte della vita quotidiana di interi popoli. Insieme al caffè, è la bevanda calda più bevuta al mondo. È il tè, apprezzato per il suo gusto quanto per le proprietà salutari: per fare un pieno di energia naturale dopo il fitness in palestra? Una tazza di tè nero, grazie alla sua teina a rapido assorbimento. Contrastare i radicali liberi, gli ossidanti o il colesterolo? Niente di meglio del tè verde, ricco di flavonoidi. E, per il massimo gusto con il massimo relax, provare il tè bancha giapponese, per natura povero di caffeina.

Tè: mille sfumature per un settore ricco di potenzialità di business

Che farà nel 2013 il suo grande debutto in Host, il marketplace B2B leader in Italia e tra i primi al mondo nell’Ho.Re.Ca, da venerdì 18 a martedì 22 ottobre 2013 al quartiere fieramilano a Rho (Milano). Un’area dedicata risponderà alle più aggiornate richieste dei mercati internazionali, arricchendo con un’importante tessera il mosaico del concept Host: visione complessiva del settore con la capacità di valorizzarne i singoli segmenti e i loro punti di contatto.

Saranno presenti le aziende che producono tè, macchine per la lavorazione, attrezzature e forniture per la somministrazione, aromi e sciroppi

Oltre che una sana abitudine, in molti paesi il tè è tendenza di lifestyle. In particolare in Italia. Secondo una ricerca di Euromonitor International, gli italiani sono consumatori di tè “evoluti”: ricercano le varietà più particolari e sono molto attenti alle proprietà naturali. La penetrazione ha superato il 60% della popolazione totale e, grazie alla pluralità dei player presenti, nessuno dei quali in posizione dominante, la patria del caffè espresso rappresenta oggi una concreta opportunità di business per gli Operatori internazionali del tè.

L’Europa in generale si conferma come la regione globale più importante in valore, guidata da mercati quali Germania e, naturalmente, Gran Bretagna

E se i classici più British, come il Darjeeling o l’English Breakfast, sono apprezzatissimi in tutto il continente, oggi è il momento di varietà più ricercate. Il China Gunpowder piace per le sue foglie verdi arrotolate a mano, ricche di oli aromatici. Il Formosa Oolong è richiesto per il lieve retrogusto di noci, più forte dei tè verdi, ma più delicato dei neri. Il Lapsang Souchong è il preferito di chi ama i sapori forti, con le sue sfumature di pino e l’affumicatura con legno di melo.

E poi le miscele: l’Earl Grey con il bergamotto, il Moroccan Mint con la menta o il Jasmine con il gelsomino. Fa bene alla salute, il tè, ma fa anche bene alla natura: la sua filiera è all’avanguardia nel proporre un modello economico sostenibile con iniziative come l’Ethical Tea Partnership, un’alleanza non commerciale tra top player del tè, impegnati nello sviluppo di un’industria del tè socialmente equa e ecologicamente sostenibile, a favore dei lavoratori del tè. Un business internazionale già proiettato verso il futuro, dunque, che vede protagonista l’horeca. nei suoi diversi canali: dalle Tea House ai bar, dalle pasticcerie e i ristoranti fino a hotel, resort e spa. Secondo una ricerca di Global Industry Analysts, il mercato mondiale delle bevande calde (caffè e tè) raggiungerà entro il 2015 un volume pari a 10,57 milioni di tonnellate e un valore di 69,77 miliardi di dollari. Di questi, circa 20 derivano dal tè, che è cresciuto in media del 13% nel periodo 2006-2010 (dati American Exporter).

 

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