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giovedì 21 Novembre 2024
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Tè e caffè ottimi per il cuore, a patto che si eviti il latte intero

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MILANO — Tè e caffè sono amici del nostro cuore. Lo dice un nuovo studio americano pubblicato sul Journal of American College of Cardiology . Come spiega Repubblica, tra gli alimenti presi in esame dallo studio ci sono zuccheri aggiunti, prodotti lattiero-caseari, legumi, caffè, tè, bevande alcoliche ed energetiche.

Ma anche grassi omega-3 e vitamina B12. I ricercatori dell’American College of Cardiology Nutrition hanno voluto stabilire quali di questi prodotti hanno effetti negativi sulla nostra salute cardiovascolare.

Perché sebbene per “le attuali raccomandazioni una dieta sana per il cuore è ricca di frutta, verdura, cereali integrali e noci con moderazione – dice Andrew Freeman, autore principale dello studio – ci sono molti tipi di alimenti che possono generare confusione nei pazienti, come ad esempio latticini, zucchero aggiunto, caffè e alcol”.

Ecco allora cosa dicono gli esperti a riguardo.

Ridurre al minimo gli zuccheri aggiunti

Una delle raccomandazioni che emerge dall’indagine è quella di consumare il meno possibile gli zuccheri aggiunti – dunque zucchero da tavola, cibi lavorati, ma anche bevande zuccherate e quelle bibite spesso usate dagli sportivi – perché risultano associati a un aumento del rischio di cardiopatia ischemica e ictus, oltre che a peggiorare alcune condizioni patologiche, come l’aterosclerosi.

Ottimi i legumi

Più fagioli, ceci, lenticchie, piselli e soia nella dieta per promuovere la salute del cuore. I legumi, infatti, oltre a essere una ricca fonte di proteine – peraltro economici – possono aiutare a ridurre l’incidenza di coronapatia, ma non solo. Sembrano inoltre migliorare altre condizioni di salute: dalla glicemia alla pressione sanguigna e il peso.

Tè e caffè riducono la mortalità cardiovascolare

L’analisi degli esperti ha preso in esame anche caffè e tè, considerati da molte persone qualche cosa a cui non è possible rinunciare (soprattutto il caffè). Per fortuna le notizie sono buone: secondo i ricercatori, il consumo abituale di caffè è associato a un minore rischio di mortalità cardiovascolare (per tutte le cause), ma non risulta alcuna associazione con l’aumento del rischio di ipertensione, aritmie e iperlipidemia.

Il tè, poi – in particolare quello nero e verde, senza zuccheri aggiunti, dolcificanti o latte – sembra essere persino un ‘toccasana’ perché migliora la salute cardiovascolare.

Su alcol e latticini l’interrogativo è aperto

Dubbi rimangono invece su alcol e latticini. Sebbene un’assunzione, da bassa a moderata, di bevande alcoliche sia associata a un ridotto rischio di incorrere in malattie cardiovascolari, i ricercatori non ne raccomandano il consumo. Ci sono dei ‘contro’ da non sottovalutare, come il rischio di dipendenza, cancro e malattie del fegato.

E più o meno si è arrivati alla stessa conclusione sul fronte latticini, anche se per motivi differenti. Per questi ultimi infatti il parere degli esperti è abbastanza controverso poiché alcuni studi sostengono che quelli a basso contenuto di grassi possono abbassare la pressione sanguigna, altri ne rivelano un’associazione con l’aumento del colesterolo Ldl. Ma almeno sul latte intero gli espressi si sono espressi: sarebbe meglio evitarlo.

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