MILANO – Nel primo trimestre del 2017 il settore tè e caffè confezionato si è confermato tra quelli maggiormente trainanti l’export italiano di Agroalimentare, con un incremento tendenziale di quasi 16 punti percentuali, corrispondente a oltre 46 milioni di euro.
Tra i principali mercati trainanti le esportazioni italiane di tè e caffè confezionato, in evidenza la Francia, la Germania, la Russia, la Grecia, la Romania e il Brasile, in forte accelerazione. Rilevanti progressi per le vendite italiane del settore anche verso i mercati asiatici di Cina e Sud Corea.
L’analisi dei risultati del commercio internazionale del 1° trimestre 2017 evidenzia il caso di eccellenza dell’industria Agroalimentare italiana, in particolare del settore tè e caffè confezionato, con performance di crescita decisamente più dinamiche sia della media dei concorrenti UE che della media mondiale, e diffuse a numerosi mercati di destinazione.
Tè e caffè confezionato
Nel primo trimestre del 2017 il settore tè e caffè confezionato si è confermato tra quelli maggiormente trainanti l’export italiano di Agroalimentare, con un incremento tendenziale di quasi 16 punti percentuali, corrispondente a oltre 46 milioni di euro, a fronte di una crescita sostanzialmente nulla (+0.9%) nei valori denominati in euro della media dei concorrenti europei e di andamenti molto più contenuti (+4%) dei concorrenti mondiali.
Nei valori destagionalizzati, il primo trimestre dell’anno ha registrato un nuovo punto di massimo dei livelli delle esportazioni del settore, prossimo ai 360 milioni di euro.
Mercati trainanti
Nei primi tre mesi del 2017 i principali mercati trainanti le esportazioni italiane di tè e caffè confezionato – ossia che hanno registrato i maggiori incrementi in termini di valori tendenziali – sono risultati, nell’ordine:
– Francia (con un aumento di 8.2 milioni di euro, pari al +26.1% rispetto al corrispondente trimestre 2016. Di oltre 18 punti più dinamico della media dei concorrenti),
– Germania (+5.8 milioni di euro, corrispondente ad una crescita tendenziale del +11.3%. A fronte di un progresso medio dei concorrenti presenti sul mercato del +2.8%),
– Russia (+5.6 milioni di euro, con vendite più che raddoppiate. Rispetto al corrispondente periodo 2016),
– Grecia (+4.1 milioni di euro tendenziale, pari ad una crescita del 28.5%, di oltre 20 punti. Un mercato più dinamico dei diversi concorrenti esteri presenti sul mercato),
– Romania (+3.9 milioni di euro, decisamente più dinamico della media dei concorrenti),
– Brasile (+3.8 milioni di euro, in forte accelerazione).
Austria, Lituania, Polonia e Olanda sono tutti mercati con tassi di crescita tendenziali dell’export italiano del settore. Con incrementi a due cifre. Che completano il quadro dei primi 10 mercati per incrementi dell’export italiano di tè e caffè confezionato nel primo trimestre 2017.
Si segnalano, inoltre, i rilevanti progressi evidenziati dalle vendite italiane del settore verso i mercati asiatici. Dalla Cina (+48.2% tendenziale nel primo trimestre dell’anno) alla Sud Corea (+50.9%). Con le conferme – dopo le buone performance dell’anno scorso – sui mercati di Repubblica Ceca (+26.3%) e Ungheria (+56%).