VERONA – I nomi dei vincitori del concorso “Una tazza così non l’hanno mai vista” sono quelli di Lis Zenari, Francesco Grassetti e Zeno Pasquetti. Con poi Rebecca Danzi, premiata d’eccezione. Chi ha partecipato con la propria tazzina d’artista, ha dovuto proporre una grafica che avesse come tema Verona. Il concorso ha trovato il sostegno e la promozione dell’azienda produttrice di porcellane, Ancap. Dedicato agli studenti dell’Istituto tecnico tecnologico “San Zeno”. Ecco i dettagli dal sito veronasettegiorni.it.
Tazzina d’artista e giuria di livello
La cerimonia di premiazione è avvenuta lunedì 18 marzo alle 14.30, presso la sala Futurista del Ristorante Pizzeria Olivo 1939 di piazza Bra 18. Alla presenza di una giuria d’eccezione, composta da Gianpaolo Savorelli, direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese; dal maestro Bruno Prosdocimi, pittore e disegnatore. Infine, dal maestro Alberto Zucchetta, scultore orafo, ha scelto i tre migliori progetti elaborati degli studenti e che entreranno ora nella produzione Ancap.
Un vero concorso per futuri designer
Un vero concorso per futuri designer, con tanto di giuria a valutare gli elaborati grafici e riconoscimento per i migliori tre. Gli studenti di due classi dell’Istituto tecnico tecnologico San Zeno indirizzo grafica e comunicazione di Verona, guidati dai professori Stefano Micheletto e Mirko Salzani, hanno deciso di aderire all’iniziativa presentata da Simone Boschini, responsabile marketing di Ancap.
Gli elaborati premiati diventeranno delle vere tazzine da caffè dedicate a Verona
Il concorso, frutto della vocazione eclettica ed artistica che da sempre contraddistingue Ancap, prevedeva lo studio e la realizzazione di decorazioni per le nuove tazze della “Linea Verona”. I temi del bando di concorso erano tre: lo skyline della città, Romeo e Giulietta e l’amore, la musica e l’Arena.
Le tazze per espresso e per cappuccino realizzate con le decorazioni vincitrici diventeranno presto dei veri e propri souvenir. Così che turisti italiani e stranieri possano portare a casa, oltre al ricordo di un buon caffè con vista sull’Arena, anche la storia che queste tazze raccontano.
