MILANO – L’arrivo di Starbucks in Italia, entro l’autunno 2018 in Piazza Cordusio nel capoluogo lombardo, potrebbe anche modificare le abitudini di qualcuno nei confronti del caffè. In particolare quella del take away.
Gli italiani infatti, per tradizione, non sono dei clienti affezionati a questa modalità di consumo. Ma la questione potrebbe conoscere una rapida evoluzione con l’approdo del colosso americano.
Take away: il nuovo trend dei coffee lovers?
Gli annunci del gigante della caffetteria mondiale hanno creato una divisione tra gli italiani. Questi ultimi infatti, non rinuncerebbero mai all’espresso al bar.
Persino davanti alla mega tazzona da portare in giro e in ufficio.
In un servizio girato dalla Bbc, James Reynolds ha indagato il mistero
Perché gli italiani dicono no al caffè da portar via? Armato di un po’ di italiano e nonchalance, il giornalista ha iniziato la sua indagine calcolando quanto tempo ci vuole per prendere un caffè al bar in Italia.
Risultato? 40 secondi netti e senza ustioni di secondo grado alla lingua. Quindi, il primo fattore a favore del caffè Italian way è la rapidità del consumo.
A questo si aggiunge la temperatura
Il caffè di Starbucks, concepito per accompagnare il cliente dal bancone alla scrivania in ufficio, in un tragitto che può durare anche 30 o 40 minuti, è servito a una temperatura infernale. Take away evoca un po’ un immaginario preciso, alla americana, dove la gente porta con sè il suo bibitone in giro per la città ghiacciata.
La vera missione quindi, è far sì che la bevanda resti calda il più a lungo possibile. In Italia no.
L’espresso perfetto
Andrebbe infatti servito a una temperatura di circa 88 °C, in una tazza rigorosamente calda. In questo modo si può consumare lo shottino rigenerante in soli 40 secondi.
Prendere un caffè è anche un modo per fare una pausa, appoggiarsi al bancone e chiacchierare con qualcuno.
Il take away mortifica la socialità del caffè
Che fine farebbero tutti i rituali come il caffè sospeso o le lotte per chi deve pagare, se ci si mettesse in fila. Se si prelevasse la propria tazza e si andasse via?
Eppure a qualcuno piace l’idea di vagare per la città con una gigantesca tazza di macchiato o matcha latte. Anche solo per sentirsi un po’ newyorchesi senza andare Oltreoceano.
Una delle ragioni è proprio la varietà di bevande che è possibile preparare con il caffè oltre il classico espresso. Inoltre, per chi ha bisogno di dosi di caffeina più alte, è giusto dire che l’americano ha un contenuto più alto rispetto a quello di una normale tazzina di espresso.
La sferzata non sarà immediata, ma sulla lunga distanza sarà sicuramente più efficace.