Il consumatore finale è distratto e non pone attenzione al sacrificio e al sudore che c’è per arrivare fino alla tazzina; però continua a sborsare per i suoi 7 grammi serviti in espresso un controvalore di oltre 120 euro al kilo (anche se servito riverito e coccolato, sempre 120 euro al kilo paga). Gli altri anelli della filiera sono sicuri di contribuire al percorso piantagione-tazzina senza svalutare il lavoro e il prodotto? Qualche dubbio c'è
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