1 franco svizzero = 1,125 euro
LUGANO (Svizzera) – I costi di un caffè o di un’acqua minerale bevuti in un bar o in un ristorante non sono certo in grado di stravolgere il bilancio di una famiglia o di mettere in crisi la busta paga di una qualsiasi persona – giovane o più anziana che sia – che vive e lavora in Svizzera. Nemmeno se li si consuma con regolare frequenza.
Queste due voci di spesa, tuttavia, possono fungere da importante indicatore microeconomico per la vita di ciascuno di noi e addirittura dirci qualcosa sui prezzi con cui ci si confronta in un’intera regione del nostro Paese. In effetti, in Ticino, il caffè costa in media decisamente meno rispetto alla Svizzera tedesca (dove a sua volta i prezzi in vigore negli esercizi pubblici possono essere molto differenziati).
Ma anche in questo caso esistono precise limitazioni: il prezzo di un caffè o di un’acqua minerale possono differire, anche notevolmente, se li si beve in un ristorante o in un bistrò sul lungolago di Ascona o di Lugano, oppure in un bar di Chiasso. C’è poi caffè e caffè.
Si va dall’espresso semplice al caffè col cremino, tazza piccola o tazza grande. Riferiamoci dunque a un valore di prezzo medio, che in Ticino si situa attorno a 2 franchi e 20 centesimi, contro i 4-5 franchi del caffè consumato sull’Altipiano (nel 2013 i prezzi nella Svizzera tedesca hanno in alcuni casi raggiunto e superato i 7 franchi! Ma restiamo, come detto, nelle medie).
Negli scorsi giorni, un sondaggio condotto dal CdT Online (vd suggeriti), ha permesso di accertare due importanti tesi. La prima: il caffè è un bene di consumo molto apprezzato da ciascuno di noi e per questa ragione buona parte dei cittadini sono molto sensibili a quanto spendono per concedersi questo autentico piacere del palato.
Secondo. Il caffè è un rituale quotidiano e quindi, in un certo modo, soprattutto per chi se lo permette più volte al giorno fuori casa, può diventare un piccolo lusso (la crisi non aiuta certo ad essere di manica larga) e i consumatori non si mostrano facilmente disposti a sborsare cifre esagerate. I risultati scaturiti dal sondaggio del nostro giornale, in proposito, parlano chiaro. Il quesito posto era: “Oltre 4 franchi per un caffè lungo con cremino in Svizzera tedesca: ti sembra un prezzo troppo alto?”.
La risposta dei 354 internauti che hanno partecipato è netta: l’88% ha detto sì, il 9% no e il 3% non so. Il messaggio è dunque chiaro: per il caffè, a sud delle Alpi, non siamo disposti a dissanguarci. E ci mancherebbe altro.
Per quanto riguarda l’acqua minerale il prezzo medio per una bottiglietta di 3,5-5 decilitri è molto simile. Si va da dai 4.50-5 franchi oltre San Gottardo, ai 4 franchi in Ticino. Le ragioni potrebbero essere di tipo commerciale, dato che diverse acque minerali sono prodotte oltre San Gottardo.
È ovvio che anche in questo caso i fattori in gioco, come nel caso dei costi della tazzina di caffè, possono essere molteplici. Senza citare i fattori esterni come gli importi per ottenere le licenze, i trasporti e, più in generale, tutto quanto riguarda la logistica (depositi e distribuzione da parte dei fornitori).
Ecco cosa si cela dietro il costo del caffè o dell’acqua
“Per determinare sia il costo di un caffè che dell’acqua minerale – spiega Gabriele Beltrami, segretario cantonale di GastroTicino – valgono in generale i parametri che si utilizzano per altre merci: costi del personale, della materia prima, costi di gestione, costi finanziari eccetera Chiaro, poi, che il prezzo cambia a seconda del tipo di locale, del servizio (bicchiere di vetro, di plastica, in piedi, seduti, con tovaglia, senza tovaglia, serviti da cameriere, self-service) e della localizzazione”.
Anche Beltrami rimarca che è “differente bere un caffè o un bicchiere d’acqua in una piccola osteria di valle o in una piazza centrale di una grande città”.
IInoltre, “il costo dell’affitto di un locale incide in modo determinante sulla determinazione di un prezzo. In Ticino il caffè può quindi variare dai 2 franchi circa ai 3.50-4 franchi. Per l’acqua minerale, che è una delle bevande più consumate negli esercizi pubblici svizzeri, per una bottiglia da 1 litro i prezzi variano tra i 5-6 e i 9 franchi. Ma anche in questo caso ogni esercizio pubblico si regola a seconda della propria esigenza finanziaria”.
Nella Svizzera tedesca i prezzi sono, come visto, leggermente più alti, ma la differenza, in questo caso, è minore. Il segretario di GastroTicino, rileva pure che è “altrettanto chiaro, anche se mancano statistiche precise, che in generale i prezzi si differenziano tra il Ticino e la Svizzera interna, dove essi sono più alti, anche se le tipologie differenti di caffè imporrebbero una differenziazione più lunga e approfondita”.
Il capitolo “costo del personale”
L’associazione Cafetier Suisse, ricorda che gli svizzeri sono i “terzi bevitori di caffè in Europa”, ma anche – e questo dovrebbe far riflettere – che i prezzi dovrebbero continuare la propria progressione verso l’alto. I minimi salariali per il personale di categoria, oltre San Gottardo, superavano già nel 2012 i 4.100 franchi mensili con l’introduzione di una 13.esima generale. Inoltre, contano anche le pressioni verso il basso (riferite al Ticino) esercitate dalla vicina Italia.
La presidente dell’organismo Johanna Bertholdi in una sua recente presa di posizione: “I prezzi sono direttamente confrontati dai clienti”. In particolare, in Italia, un caffè costa un euro; la bottiglietta d’acqua in questione, di base, tra 1 euro (1,22 franchi) e 1,50 euro. Prezzi che, nonostante le differenti scale salariali e di costi fissi esistenti da una parte e dall’altra del confine, non possono non avere qualche influsso sui consumi nel nostro Cantone.
In questi giorni di festa, quando vi sedete al tavolino di un esercizio pubblico, fate dunque caso a quanto spendete. Sappiate anche che quello che per voi è un semplice piacere, per il ristoratore (più o meno smaliziato che sia) può essere determinante per la propria sopravvivenza. L’importante è che il prezzo sia giusto, da una parte e dall’altra.
Fonte: cdt.ch
Per leggere l’originale http://www.cdt.ch/ticino-e-regioni/economia/97261/caffe-o-acqua-il-prezzo-e-giusto.html