MILANO – Il 2019 è stato un anno record per l’export di caffè della Svizzera, che ha segnato nuovi massimi storici, sia a volume che a valore confermando lo straordinario trend positivo in atto dai primi anni del nuovo millennio. Secondo i dati più recenti forniti dall’Amministrazione federale delle dogane, l’industria elvetica ha venduto l’anno scorso nel mondo 83.819 tonnellate di caffè, pari a quasi 1,4 milioni di sacchi. Ciò ha portato nelle casse svizzere circa 2,5 miliardi di franchi svizzeri, pari a quasi 2,4 miliardi di euro.
Secondo una nota a corredo del comunicato dell’Amministrazione, tale dato contempla l’export di caffè torrefatto e non, macinato e in grani, compreso il decaffeinato. Non sono citate espressamente le voci “caffè solubile” e “preparazioni a base di caffè”.
Straordinaria la progressione descritta dalle esportazioni dalla metà degli anni duemila a oggi, in particolare in termini di valore. Ancora nel 2006, le vendite di caffè all’estero della vicina confederazione erano pari infatti a 12.747 tonnellate, per un valore di appena 202 milioni di franchi.
Molto del merito allo straordinario successo conosciuto dalle capsule Nespresso e dall’affermarsi crescente sui mercati di tutto il mondo del caffè porzionato.
Ma osserviamo più da vicino i dati della Svizzera (cliccare sulla tabella per ingrandirla)
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