MILANO – Mentre in Italia si fa ancora fatica a digerire l’aumento dell’espresso dall’irremovibile euro, in Svizzera le cose cambiano inaspettatamente. Purtroppo però, non verso un rialzo del costo, ma verso un ribasso. Leggiamo la notizia completa dal sito adnkronos.com.
Svizzera: la tazzina scende di prezzo
Non era mai successo: il prezzo del caffè al bar risulta in calo nella Svizzera tedesca. Il Café crème (caffè lungo), la bevanda calda più gettonata nei ritrovi pubblici, costa in media 4,22 franchi (3,86 euro), vale a dire 3 centesimi in meno del 2018. Nella storia di questi rilevamenti – che comprendono 32 anni consecutivi – si tratta del primo arretramento, ha indicato oggi la CafetierSuisse, l’associazione che riunisce i ristoratori del settore.
La Svizzera tedesca in tendenza al ribasso
“Dopo i contenuti rialzi degli ultimi anni, la media complessiva di quest’anno mostra un moderato calo dei prezzi”, afferma il presidente dell’organizzazione, Hans-Peter Oettli-. La differenza di prezzo tra regioni urbane e rurali è ancora visibile, ma continua a diminuire, in linea con la tendenza degli ultimi anni”.
Lo scarto fra i singoli punti vendita è comunque notevole e va – sempre per il Café crème – da 3,00 a 5,60 franchi. Questo differenziale è riscontrabile sia nell’insieme della Svizzera tedesca (non sono state considerate altre regioni linguistiche), sia per esempio in una realtà più ristretta quale la città di Zurigo.
In generale gli svizzeri – in questo caso nel loro insieme – rimangono sempre grandi amanti del caffè
In media nel 2018 sono state bevute 975 tazze pro capite, un valore però in calo rispetto alle 1110 del 2017, cosa che mette la Confederazione al quarto posto dopo Germania, Norvegia e Austria.
Oettli non è in grado di spiegare questa flessione, a suo avviso forse da attribuire ad effetti statistici. “Fra i nostri membri il caffè continua a beneficiare di un gran successo”.