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GRAZIOSI SVELA IL GENOMA DEL CAFFE’ – Una ricerca voluta da illy e Lavazza insieme: il professor Graziosi svelerà tutte le implicazioni pratiche della conquista scientifica

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MILANO – Lunedì 24 marzo alle ore 11 al Circolo della Stampa è svelato per la prima volta al mondo il genoma del caffè. La ricerca è stata effettuata dal professor Giorgio Graziosi (foto) in collaborazione con due grandi del caffè: illy e Lavazza per una volta insieme e per un motivo così importante. Da notare che il sequenziamento del genoma dell’arabica, che ha 44 cromosomi, 2 meno dell’uomo, contro i 22 del Robusta, è un obiettivo inseguito da numerosi centri di ricerca in tutto il mondo. Il fatto che il traguardo sia stato tagliato da ricercatori italiani e, una volta tanto, motivo di orgoglio nazionale.

Si tratta di una ricerca basata su una tecnica così complessa che i più grandi laboratori di tutto il mondo non sono riusciti a fare altrettanto nonostante il gran lavoro.

Al punto che il professor Graziosi ha deciso di non brevettare la sua tecnica raffinatissima perché nel dispositivo di brevetto dovrebbe rivolare come procede nel suo laboratorio dell’area scientifica di Trieste.

Oggi la scoperta sarà illustrata da un luminare del settore, il professor Giorgio Graziosi (foto) dell’Università di Trieste luminare nel settore della genomica vegetale e del caffè in particolare.

La ricerca, spiegherà Graziosi è stata materialmente svolta da Dna Analytica, da tempo l’unica realtà al mondo in grado di fornire agli operatori del settore del caffè analisi e certificazioni basate sul Dna.

Nasce nel 2011 ed è uno spin off dell’Università degli Studi di Trieste che da oltre 15 anni svolge attività di ricerca in questo campo.

Nel 1997 il codice genetico del caffè era ancora sconosciuto, quando Ernesto Illy si mise in contatto con il professor Giorgio Graziosi, esperto di genetica dell’Università triestina, per analizzare una particolare varietà del caffè dal punto di vista del suo Dna.

Da qui ha preso il via il percorso che ha portato alla registrazione di due importanti brevetti: il primo riguarda l’identificazione delle diverse varietà della pianta, il secondo brevetto relativo alla tecnica del fingerprinting, che consente l’identificazione dei profili delle miscele o delle varietà di Arabica e di Robusta.

In 15 anni i ricercatori hanno dato il via alla decodifica e il sequenziamento del genoma della Robusta; il prossimo obiettivo, quello che sarà svelato stamani, è la decodifica dell’Arabica, un cammino molto più complesso rispetto al precedente.

Basti pensare che i cromosomi di un Robusta sono 22; quelli dell’Arabica 44.

«Se stendessimo su una linea il DNA di un chicco di caffè Arabica – dice il professor Graziosi – potremmo compiere il viaggio di andata e ritorno dalla Luna».

Questi studi hanno una grande potenzialità di applicazioni pratiche. Vediamo le principali:

– Confronto fra campione di prova e grosse partite

– Analisi quantitativa e/o qualitativa di miscele arabica/robusta

– Certificazione di miscele specifiche o di caffè gourmet

– Certificazione caffè ogm/non ogm

Info: DNA Analytica

www.dna-analytica.it

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