MILANO – Umberto Zola, growth marketing lead di SumUp, fintech specializzata in soluzioni cashless e digitali per i piccoli business, afferma: “Nel Def il Governo ha sottolineato l’importanza dell’uso del POS come strumento di controllo all’evasione. Si tratta del risultato di un percorso di digitalizzazione dei pagamenti avviato già dai precedenti Governi negli ultimi 3 anni, che ha avuto come tappe intermedie l’introduzione della fatturazione elettronica e incentivi per consumatori ed esercenti, come il credito di imposta e il Cashback di Stato”.
Incentivare i pagamenti digitali
Zola continua: “Tuttavia crediamo che la motivazione principale per incentivare i pagamenti digitali debba continuare ad essere un’altra: il vantaggio che essi costituiscono per la crescita delle imprese in termini di fatturato. I pagamenti digitali, infatti, consentono di attrarre una crescente fetta di clientela sempre più orientata al cashless e garantiscono comodità e riduzione dei costi del contante, di cui c’è meno consapevolezza ma che sono sicuramente rilevanti per i commercianti”.
È questa l’opinione di Umberto Zola di SumUp, fintech specializzata in soluzioni cashless e digitali per i piccoli business, in una settimana in cui i pagamenti digitali sono stati al centro del dibattito in seguito all’introduzione nel Def dell’ipotesi di utilizzo del POS come strumento di controllo dell’evasione. “Quando si parla di costi ci si concentra solo su quelli del digitale, dimenticando che la gestione dei contanti ha delle spese – dalla sicurezza al trasporto per il deposito in banca – che aumentano in quei territori in cui la presenza delle filiali bancarie è meno diffusa. Nei territori rurali e montani in cui depositare e prelevare denaro implica lunghi spostamenti, mettere in sicurezza l’incasso diventa una spesa che grava sugli esercenti e che può essere abbattuta aumentando la diffusione dei pagamenti digitali”.
Ecco quali sono, secondo SumUp, i costi del contante per gli esercenti e come i pagamenti digitali consentono di abbatterli.
Sicurezza del negozio: costi di strumenti e dispositivi di allarme e sorveglianza
Avere in negozio somme consistenti di contante comporta, da parte dell’esercente, un impegno economico nel dotarsi di strumentazioni e dispositivi per la sicurezza. Preferire pagamenti digitali, riducendo la quantità di denaro contante che circola in un’attività, porta inoltre a limitare le preoccupazioni relative alla sicurezza del negozio e del personale: di conseguenza diminuiscono anche le spese per sistemi di allarme e videosorveglianza.
Controllo dei contanti falsi: costi per la verifica dell’autenticità
Tra i costi che gravano sul bilancio di un’attività che si affida principalmente al contante c’è, da un lato il rischio di accettare inconsapevolmente banconote false, dall’altro di acquistare strumenti per scannerizzare le banconote e verificarne l’autenticità: i pagamenti cashless e contactless, con carta o con smartphone, invece, semplificano e velocizzano le operazioni di cassa oltre a renderle più affidabili per esercenti e consumatori.
Costi e sicurezza del trasporto per le imprese in comuni senza banche
L’aspetto della sicurezza si lega non solo alle attività all’interno dell’esercizio commerciale ma anche al trasporto e al deposito del denaro in banca. Tutti questi aspetti diventano ancora più critici se connessi alla mancanza di capillarità degli sportelli sul territorio, con conseguente difficoltà da parte di negozi e ristoranti ad accedere ai servizi finanziari. Secondo l’Osservatorio sulla desertificazione bancaria First Cisl sono infatti 235mila le imprese che hanno sede in comuni che non vedono la presenza di una banca.
Perdita dei clienti: 4 milioni di italiani non possono prelevare nel proprio comune
Secondo i dati di Fabi[1], il 7% della popolazione italiana vive in territori dove non ci sono più banche, circa 4 milioni di italiani abitanti di 3.062 comuni privi di filiali. L’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl[2] evidenzia che il 43% dei comuni senza filiali si trovano in zone montane e l’86% in zone rurali. Dove è in atto la desertificazione bancaria diventa sempre più difficile per il consumatore prelevare contanti, quindi in questi contesti gli esercenti che non si dotano di strumenti di accettazione dei pagamenti digitali rischiano di perdere clienti.
La complessità della contabilità si risolve con POS e cassa cloud
L’ultimo costo di gestione del contante che è necessario considerare riguarda il tempo dedicato alla contabilità, che aumenta tanto più l’offerta di servizi del ristorante o di prodotti in negozio è complessa. L’uso del POS collegato a casse in cloud di nuova generazione consente invece di automatizzare i processi e avere anche strumenti di analytics, utili sia per la contabilità che per scelte strategiche di business.
La scheda sintetica di SumUp
SumUp è l’azienda leader a livello mondiale nel settore della tecnologia finanziaria, con l’obiettivo di democratizzare il settore dei pagamenti digitali per i piccoli commercianti. Fondata nel 2012, SumUp è il partner finanziario di oltre 4 milioni di esercenti in più di 35 mercati nel mondo, aiutandoli ad avviare, gestire e far crescere la loro attività.
Attraverso la sua Super App, SumUp offre ai piccoli commercianti un conto e una carta aziendale gratuiti, un negozio online e una soluzione di fatturazione, oltre a pagamenti di persona e a distanza perfettamente integrati con i terminali per carte e i registratori di cassa SumUp. Con l’intento di valorizzare il proprio successo, SumUp si è impegnata a donare l’1% del proprio fatturato a sostegno di cause ambientali, educative e imprenditoriali. Nel 2022 la società è stata riconosciuta come Top Global Employer per la comunità LGBTQ+ dallo Stonewall Workplace Equality Index.
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[1] Analisi Fabi – Italiani senza banca
[2] Osservatorio sulla desertificazione bancaria First Cisl