MILANO – Uno studio dimostra la potenza della suggestione: bevendo due tazzine dello stesso caffè, pensando che uno dei due sia Bio, o eco-friendly, si è creduto davvero che uno fosse più buono dell’altro. Dunque la suggestione può fare molto, anche far credere che tra due caffè uguali uno sia più buono o migliore.
Ma in realtà quale è il caffè più buono tra i due che andremo ad assaggiare? Quello “normale” o quello Bio, eco-friendly? Ma quello eco-friendly, come no?
Su questo concetto sono tutti d’accordo o, per lo meno, i partecipanti a uno studio e che hanno bevuto in due tempi lo stesso identico caffè, credendo però che uno dei due fosse eco-friendly.
Potenza della suggestione. Spesso infatti ci facciamo influenzare dall’idea che abbiamo di un qualcosa e non dalle sue reali caratteristiche: che si tratti di un prodotto, un servizio o di una persona. E questo è proprio quello che hanno dimostrato i ricercatori dell’Università di Gävle (Svezia) e l’Università di Chicago (Usa), i quali hanno voluto indagare su quanto un’etichetta possa influenzare le scelte dei consumatori.
A quanto pare l’etichetta ci fa, eccome. Ed è probabile che i responsabili del marketing aziendale lo sappiano bene, tanto che, per esempio, il mercato dell’Equo e Solidale e del Biologico è letteralmente esploso negli ultimi anni, diventando in alcuni casi un vero e proprio business. E quando c’è di mezzo il business c’è da domandarsi quanto ci si può fidare delle “etichette” e, infine, di noi stessi.
Per quel che riguarda quest’ultimo dubbio, forse è meglio andarci cauti, visto che è proprio facendo credere una cosa per un’altra che la maggioranza dei partecipanti a uno studio hanno preso una bella cantonata.
Nello studio in questione, il dott. Patrik Sörqvist e colleghi hanno reclutato 44 soggetti ambosessi con un’età media di circa 28 anni, che sono stati invitati a bere due tazze di caffè che contenevano lo stesso caffè. Solo che di una delle due era stato detto loro contenere un caffè eco-friendly.
Dopo aver bevuto, i partecipanti dovevano dare un giudizio sulla qualità e il sapore percepiti.
I risultati dello studio, pubblicato su PLoS ONE, riportano che la maggioranza dei partecipanti ha detto di preferire il caffè eco-friendly, rispetto all’altro “normale”, e che per questo sarebbero anche disposti a pagare di più – mostrando che un’etichettatura “morale” può avere un accendente sulle scelte dei consumatori.
Ecco dunque dimostrato come spesso possiamo farci influenzare nelle scelte dall’immagine di un prodotto, che non è detto corrisponda alla realtà. Ma, anche in questo caso, c’è una possibilità di salvezza: il senno di poi.
Difatti, anche se alcuni dei consumatori più motivati nella sostenibilità hanno detto che sarebbero disposti a pagare di più per un caffè eco-friendly, facendo in seguito mente locale e forse anche due conti con il proprio bilancio economico mensile, hanno poi dichiarato che preferivano l’alternativa non etichettata.
Fonte: lastampa.it
Per leggere l’originale: http://www.lastampa.it/2013/12/13/scienza/benessere/lifestyle/il-caff-pi-buono-se-pensi-sia-ecofriendly-anche-se-non-lo-nYoUndBc77BhFqVSMl2zaP/pagina.html