MILANO – Sucafina punta sull’intelligenza artificiale per migliorare e ottimizzare il controllo di qualità lungo tutta la sua filiera. E conseguire così risparmi notevoli, in termini di tempo e impronta di CO2. Il gigante svizzero del commercio del caffè ha annunciato infatti, la settimana scorsa, un accordo di coinvestimento assieme alla singaporiana ProfilePrint, società specializzata nella profilazione predittiva e prescrittiva degli ingredienti alimentari, mediante l’intelligenza artificiale.
Le due società (Sucafina e ProfilePrint) compiranno un investimento comune nella startup brasiliana Csmart.
Fondata da Francisco Massucci Silveira – esperto internazionalmente noto nel campo del controllo della qualità del caffè – Csmart progetta tecnologie di riconoscimento per immagini per la classificazione del caffè, basate sull’AI.
Il procedimento messo a punto da Csmart – basato su machine learning – è in grado di scansionare rapidamente un campione di caffè verde, individuandone con precisione il numero di difetti nel giro di pochi minuti.
Questa tecnologia potrebbe agevolare il lavoro dei professionisti del controllo qualità (QC) riducendo le operazioni ripetitive, migliorando e accelerando la comunicazione tra i team di QC e riducendo, infine, le emissioni di CO2 dovute all’invio di innumerevoli campioni di caffè verde a compratori e venditori in tutto il mondo.
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