MILANO – Qual è la vostra bevanda calda preferita. Quale siete soliti sorseggiare ogni giorno sul posto di lavoro: il tè o il caffè? E cosa detta tale preferenza?
De gustibus avrebbero sentenziato i latini sancendo l’insindacabilità dei gusti.
E se la scelta riflettesse invece motivazioni più profonde?
Secondo un’indagine di Nescafé Alegria by Nestlé Professional UK, ai bevitori di tè o caffè corrispondono profili caratteriali distinti e una diversa etica del lavoro. Diversi i comportamenti e il modo di relazionarsi con colleghi e superiori. Diversi anche gli stipendi, generalmente maggiori per i bevitori di caffè.
Dallo studio – condotto in occasione della Giornata Internazionale del Caffè – emerge, ad esempio, che i bevitori di caffè sono spesso inquadrati in ruoli medio-dirigenziali e che guadagnano più di 28 mila sterlina all’anno (circa 37 mila euro). Generalmente si trovano a proprio agio sul posto di lavoro, pur ammettendo, a volte, una certa insofferenza nei confronti degli ordini che arrivano dall’alto.
I bevitori di tè guadagnano leggermente di meno (26 mila sterline), ma non per questo sono meno interessati agli avanzamenti lavorativi. Sono anzi “accanitamente competitivi” e pronti persino a “flirtare con il capo”, pur di far carriera. Non a caso sono stati più numerosi (perlomeno nel campione intervistato) ad avere delle promozioni negli ultimi 5 anni, rispetto ai loro omologhi “caffeinomani”.
“È divertente osservare come i bevitori di caffè si reputino simpatici anche sul posto di lavoro, mentre i bevitori di tè ammettono di essere più ameni in contesti diversi da quelli lavorativi, ad esempio nelle cene con i colleghi – dichiara Katrina Webb, Category Manager per Nestlé Professional – Interessante anche osservare come i bevitori di caffè guadagnino quasi duemila sterline in più all’anno rispetto ai bevitori di tè.
Non sappiamo naturalmente se sia stato il caffè renderli più ambiziosi o se abbiano invece preso l’abitudine di bere caffè nel momento in cui hanno iniziato a raccogliere qualche successo.”
Sempre secondo lo studio, il bevitore di caffè è più puntuale al lavoro, pur usando più di rado l’automobile. È più corretto ed equilibrato nei comportamenti in ambito lavorativo, ma anche meno propenso a fare gli straordinari.
Il bevitore di tè è più impulsivo, ma anche maggiormente disposto a rimanere in ufficio al di fuori dell’orario normale.
Quando sorseggia la sua tazza ama chiacchierare con i colleghi, mentre il bevitore di caffè preferisce il gossip virtuale sui social network.
Diverso anche l’abbigliamento: più casual, per i coffee drinkers; più classico e convenzionale per i tea drinkers.
L’ultima considerazione, ancora una volta, a Katrina Webb: “Siamo rimasti scioccati nel vedere che un bevitore di tè su dieci considera il proprio capo anche come il proprio miglior amico e nel constatare come tale amicizia possa incidere sulla carriera. Ma continuiamo a credere che capacità e personalità rimangano le vere carte vincenti”.